Diminuisce a agosto la disoccupazione, anche quella giovanile. E continua a crescere il numero di chi lavora, soprattutto tra le donne che fanno registrare un record (arrivando al 48,9%) rispetto ai rilevamenti mensili (dal 2004) e trimestrali (dal 1977). In termini assoluti, secondo l’Istat, gli occupati aumentano di 375 mila unità (+1,6) rispetto a un anno fa e di 36 mila rispetto a luglio (+0,2). Il segretario del Pd, Matteo Renzi, sottolinea: «Giù la disoccupazione, su gli occupati. Il JobsAct funziona. Non serve darci ragione sul passato: dateci ascolto sul futuro». E poi aggiunge: «Dal febbraio 2014 a oggi siamo quasi a 1 milione di posti di lavoro in più e nella prossima legislatura, con il progetto “Tornare a Maastricht”, saremo in grado di raddoppiare gli ottimi risultati di questi anni». Non la pensa così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che replica: «Perché Matteo Renzi omette di dire che i presunti posti di lavoro sono al 97% precari o magari solo di poche ore?». Ma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, definisce i dati «molto incoraggianti», segno che «il Jobs act sta dando risultati lusinghieri».
Tornando al mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione tocca l’11,2% (-0,2% rispetto a luglio e -0,4 da agosto 2016), mentre nella fascia 15-34 anni cala al 35,1% (-0,2). Il tasso di occupazione, invece sale al 58,2% (+0,1). Altro dato interessante arriva dal calo (-2,9 % pari a -391 mila) degli inattivi. Buone notizie anche dagli occupati: la crescita su base annua interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+417 mila, di cui 350 mila a termine e 66 mila permanenti), mentre calano gli autonomi (-66 mila). Da notare il balzo positivo degli occupati con più di 50 anni (+354 mila) e dei giovani (+167 mila), mentre diminuiscono di 147 mila i lavoratori tra 35 e 49 anni.
Francesco Di Frischia