02.08.2011

FonSai tenta una svolta cambia l’organigramma

  • Il Sole 24 Ore

di Riccardo Sabbatini

Fondiaria Sai fa da catalizzatore delle paure di Piazza Affari mentre oggi il Cda della compagnia licenzia il nuovo organigramma del gruppo e completa la risposta ai rilievi dell'Isvap. Quella appena trascorsa è stata una giornata di passione per il gruppo assicurativo che ha concluso la seduta con una caduta dei suoi titoli del 9,19% a 1,65 euro, valore non troppo lontano dal prezzo a sconto delle nuove azioni offerte nelle scorse settimane ai suoi soci (1,5 euro). Sul mercato – vedi articolo a fianco – si riflettono i timori degli investitori per il livello di indebitamento del gruppo, nonchè per la sua esposizione ad alcune grandi partecipazioni finanziarie – settore sotto tiro in queste settimane – oltreché ai titoli del debito pubblico italiano. E non "prezza" i risultati in miglioramento della gestione industriale, soprattutto nel ramo della Rc auto, di cui Fondiaria Sai è leader nel mercato italiano.

Oggi il Cda del gruppo torna a riunirsi per licenziare il nuovo organigramma della società. È il passo conclusivo di un processo, innescato dai rilievi dell'Isvap sulla corporate governance, che ha portato a separare nettamente le funzioni di governo e quelle di controllo. Un nuovo scenario nel quale i rappresentanti della famiglia dei maggiori azionisti (Ligresti) hanno fatto la scelta di abbandonare gli incarichi esecutivi che mantenevano nel Board. Non è ancora chiaro con quali effetti sulle loro remunerazioni, notoriamente assai elevate (in rapporto a compagnie di analoga dimensione).

Oggi farà seguito, appunto, la presentazione della nuova squadra guidata dall'amministratore delegato Emanuele Erbetta e dal direttore generale Piergiorgio Peluso. Le novità riguardano anche la composizione del Board dove, sempre oggi, verranno ufficialmente cooptati i tre rappresentanti proposti da Unicredit. Sono Ranieri De Marchis, che finora guidava l'audit della banca milanese, Roberto Cappelli (avvocato dello studio Grimaldi) e Salvatore Militello, ex manager di Allianz-Ras.

Il numero dei componenti del cda rimarrà comunque invariato. Al board odierno – a quanto risulta – si dovrebbero infatti presentare dimissionari Francesco Corsi, Giuseppe Morbidelli e Sergio Viglianisi. I nuovi innesti sono la conseguenza dei patti parasociali di Premafin con UniCredit che, in occasione del recente aumento di capitale, ha acquisito una partecipazione del 6,6% nel gruppo assicurativo del quale è anche tra i principali finanziatori.

All'ordine del giorno della riunione c'è, infine, anche la risposta all'Isvap sulle procedure riguardanti le transazioni immobiliari con parti correlate, anch'esse oggetto dei rilievi della vigilanza. È un tema da sempre delicato nel gruppo assicurativo in relazione al business nel mattone in cui è tradizionalmente attiva la famiglia Ligresti. Ciò che negli anni passati ha dato luogo a numerosi intrecci, con risultati non sempre vantaggiosi per la compagnia, e che verranno progressivamente recisi nel contesto del piano di risanamento del gruppo.