Intanto il 19 gennaio l’Inps ha evidenziato l’esplosione dei voucher, cioè dei buoni con i quali si pagano i lavori occasionali: nei primi 11 mesi del 2015 ne sono stati venduti oltre 102 milioni (+67,5% rispetto al 2014). Un boom che preoccupa molto i sindacati, che temono «un allarmante aumento della precarietà ». «Stiamo lavorando con l’Inps — replica Poletti — per fare un monitoraggio puntuale di queste situazioni e sulla base dei dati che avremo a disposizione, se è necessario, interverremo perché non vogliamo assolutamente che il voucher diventi uno strumento di distorsione del mercato del lavoro». «Lavoriamo per la stabilizzazione, non per la precarizzazione», osserva a il ministro.
Tornando al disegno di legge delega in materia di contrasto alla povertà , approvato dal governo venerdì scorso, Poletti sottolinea: «L’intervento si articola in un sostegno al reddito vincolato e condizionato a un accordo tra il cittadino e la comunità locale che ha l’onere di prenderlo in carico». Ma sarà «un intervento universalistico anche a prova di approfittatore -— ammonisce Poletti —. Non un reddito garantito a ogni cittadino, ma uno strumento per la lotta alla povertà », pensato per accompagnare il superamento di una difficoltà momentanea.