La commissione economica dell’Europarlamento ha approvato un emendamento della normativa Ue anti-riciclaggio per estendere a tutti i cittadini la possibilità di conoscere il beneficiario finale dei trust e di altre entità simili nei paradisi fiscali. Gli eurodeputati — con 89 si, un no e 4 astensioni — hanno cancellato una precedente limitazione imposta dai governi (su pressione del Regno Unito e della Germania), che garantiva l’accesso alle informazioni solo alle autorità interessate (magistratura, autorità fiscali, ecc.).
La vasta presenza di noti politici dietro trust e società offshore, confermata dall’inchiesta giornalistica Panama papers, ha convinto la commissione economica a rendere più credibile la pluri-annunciata promessa di combattere il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione delle tasse tramite i paradisi fiscali.
Il via libera completo dell’Europarlamento è probabile già nella sessione plenaria di questo mese.
Poi si passerà alla conciliazione con i governi, che appare meno difficile rispetto al passato perché in Germania sono in arrivo le elezioni e il Regno Unito è avviato verso l’uscita dall’Ue. I trust e le entità simili, dopo l’approvazione finale del testo anti-riciclaggio, dovrebbero così essere sempre registrati includendo il nome del beneficiario finale.
Ivo Caizzi