09.03.2015

Europa, notai anti-burocrazia

  • Italia Oggi

Notai in veste di garanti della «circolazione dei diritti» all’interno dell’Unione europea, sbrogliando le matasse (normative e burocratiche) di cittadini e imprese. E, fra le loro priorità fino alla fine del decennio, c’è sicuramente quella di dare il giusto slancio all’utilizzo dell’atto autentico (il quale, così come stabilisce la Direttiva 2011/83/CE, assicura la certezza del diritto, prevenendo le controversie ed evitando il sovraccarico dei tribunali) e sostenere la pubblica amministrazione attraverso procedure telematiche che possano concretamente semplificare i passaggi, come nel caso del pagamento online delle imposte e della registrazione digitale dei dati nei registri che possono riguardare, ad esempio, tanto la creazione di società, quanto le iscrizioni di ipoteche.

È un ventaglio di servizi variegato quello che il Notariato italiano ha deciso di offrire, contenuto in una vera e propria Agenda 2020, presentata nel cuore delle Istituzioni comunitarie, a Bruxelles, nei giorni scorsi, nella sede del Consiglio degli esponenti della categoria d’Europa (Cnue).

I professionisti operanti nel Vecchio Continente sono 40 mila e, è stato spiegato nel corso dell’evento (introdotto dal presidente del Cnue, il francese Jean Tarrade, dal suo vice italiano Paolo Pasqualis), insieme ai loro 160 mila collaboratori sono chiamati, con questo documento, a sorreggere l’economia dell’eurozona, favorire la competitività imprenditoriale e la libera circolazione dei cittadini.

Il panorama, del resto, necessita di una particolare attenzione e di una piena conoscenza ed osservanza delle regole da seguire, poiché in base alle cifre fornite dalla Commissione Ue la realtà degli stati membri è sempre più caratterizzata da «elementi transfrontalieri»: basti pensare, infatti, che circa 8 milioni di cittadini non risiedono nel loro paese d’origine, e che 2,5 milioni di proprietà immobiliari appartengano a individui residenti in una nazione differente, rispetto a quella in cui si trova il bene in questione. E, ancora, ogni anno in Europa si aprono 450 mila successioni che presentano una dimensione internazionale, per un valore superiore ai 123 miliardi di euro, c’è una discreta fetta (il 13%) di nuovi matrimoni che avvengono da coppie di diversa nazionalità, mentre nell’area comunitaria si contano, ad oggi, almeno 16 milioni di coppie di diversa nazionalità ed il 20% delle unioni civili registrate riguarda coppie miste.

Quanto alle successioni, nel dettaglio, il piano del Notariato prevede la necessità di uniformare le norme, considerando che il Regolamento europeo 650 del 4 luglio 2012 entrerà in vigore in Italia il 17 agosto 2015: un apposito certificato consentirà, dunque, agli eredi, legatari, esecutori testamentari o amministratori dell’eredità di far valere all’estero, senza necessità di compiere in loco ulteriori atti formali, la loro qualità e i connessi diritti, poteri e facoltà.

«Pur non essendo obbligatorio e non sostituendo i documenti interni utilizzati per scopi analoghi negli stati membri», hanno fatto notare gli esponenti del Cnue, alla presenza di alcuni europarlamentari (fra cui Nicola Danti, Patrizia Toia e Alessia Mosca del Pd e Fulvio Martusciello di Fi), «una volta rilasciato, il certificato produce i suoi effetti anche» nel paese «le cui autorità lo hanno rilasciato».

Un quadro di riferimento giuridico «affidabile», è stato, poi, sottolineato, aiuterà l’incremento dell’attività degli imprenditori, in merito, fra l’altro, alla concessione del credito per l’acquisto di beni, tramite una consulenza dei professionisti alle nazioni per il recepimento della Direttiva in materia (2014/17/Ue).

Infine, da Bruxelles il Notariato ha messo in risalto il valore della collaborazione fra i colleghi nell’Ue, attraverso l’impiego di strumenti digitali, soprattutto in campo immobiliare: per semplificare le procedure di compravendita, c’è già a disposizione la piattaforma Eufides, che facilita l’accesso e lo scambio dei dati fra i professionisti di paesi diversi.

A usarla, finora, 209 notai, in 34 transazioni.