In quest’ultimo settore il reddito medio è di appena 17.500 euro, in leggero aumento(2%) sul 2012, ma in alcune attività, da quel che risulta almeno dalle dichiarazioni dei redditi, è in molti casi molto più basso della media. E’ vero che non sono molti, appena 767, ma i commercianti al dettaglio di natanti e forniture di bordo per la marina dichiarano 3.200 euro l’anno. I sarti, che sono quasi 4 mila, dichiarano 8.300 euro, i corniciai 7.800, più o meno come gli istituti di bellezza (7.600 euro), e poco meno dei calzolai (8.600).
La gestione di impianti sportivi frutta solo fatica, perché i guadagni sono minimi, appena 100 euro di media l’anno, che è comunque qualcosa rispetto ai 400 euro medi annui di passivo dichiarati dai pescatori, i 900 di perdite dei centri termali e di benessere, o i 1.300 euro che ci hanno rimesso le discoteche.
Negozi di mobili e tabaccai dichiarano 7.700 euro l’anno, le tintorie e le lavanderie 8.100, ma i negozi di abbigliamento ancora meno (4.900 euro), ed i redditi medi, rispetto all’anno precedente, si riducono anche per macellerie e alimentari.
Nel settore delle costruzioni i redditi sono scesi dai 19.400 euro del 2012 ai 18.600 denunciati l’anno scorso, ma nell’edilizia si registrano anche quasi 10 mila dichiarazioni in meno (175 mila contro 184 mila). Nella fascia medio-alta c’è da segnalare un calo dei redditi per gli studi medici (da 64.900 a 63.900 euro di media), per quelli di architettura (da 23.500 a 22.500 euro), per le agenzie immobiliari (da 36.500 a 31.700 euro) e per gli avvocati (da 49.600 a 46.800 euro).