Anche la vigilanza bancaria unica risponde alle minacce contro l’eurozona. La Bce era e rimane determinata a proteggere l’euro, ha al centro del suo mandato la protezione della stabilità dei prezzi, ma ora ha bisogno di proteggere l’economia in un modo in più, per prevenire i rischi eccessivi del settore bancario e creare un modello economico sostenibile che contribuisca ad aumentare l’occupazione e la crescita. Ecco, in sintesi, il forte messaggio lanciato dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, alla cerimonia d’avvio ufficiale della supervisione bancaria unica da parte della Eurotower. E la presidente del Consiglio di vigilanza unico europeo, Danièle Nouy, ha aggiunto: la vigilanza sarà dura, l’eurozona ha bisogno di banche sane che godano la fiducia dei cittadini e dei mercati.
E’ stata, per Mario Draghi, una nuova occasione per lanciare segnali importanti in più direzioni, mentre continua a infuriare il confronto tra la sua linea più interventista e i richiami al severo rigore della Bundesbank, e a livello politico Berlino da un lato, Parigi e Roma dall’altro resta aperto. «Siamo fieri di assumere questa nuova funzione, e siamo impegnati a soddisfare le elevate aspettative». Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan il fronte rigorista si sta indebolendo : «L’Europa sta correndo un grosso rischio di rallentare di nuovo e la Germania sta cominciando a capire che non sono immuni all’impatto negativo di una nuova frenata».
L’istituzione della vigilanza bancaria europea, egli ha sottolineato, è stata il più grande passo verso l’integrazione dalla nascita dell’unione economica e monetaria. «La Bce rimane determinata a proteggere l’euro», ma «molto deve ancora essere fatto per migliorare l’unione, non solo nel settore bancario bensì anche in relazione ai mercati dei capitali e nei sistemi economici e fiscali». La responsabilità della Bce verso i cittadini del continente, egli ha continuato, «è infatti di creare un modello economico sostenibile per aumentare lavoro e crescita».
Vigilanza unica e meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie sono due dei tre pilastri dell’unione bancaria, egli ha ancora spiegato; il terzo pilastro è lo schema di assicurazione dei depositi. L’approccio ha tre componenti: «L’accordo politico a livello europeo su obiettivi ben definiti, un’autorità europea con forti poteri e un sistema integrato in grado di riflettere le diversità europee». Dunque, ha posto l’accento sull’esigenza di nuovi, accresciuti poteri europei rispetto alle sovranità nazionali nell’eurozona e indirettamente nell’intera Unione.