Ora la Cassazione ribalta i verdetti e precisa che il divieto, anche nella vecchia versione del Codice civile, si riferiva solo al professionista che svolge attività difensiva. Non solo l’avvocato, ma anche il dottore commercialista, il ragioniere e il consulente quando svolgono attività di patrocinio davanti alle commissioni tributarie. La prestazione svolta dal consulente del lavoro, nel caso esaminato dalla Cassazione, non rientrava certo nell’attività di assistenza e di rappresentanza in giudizio della società, quanto piuttosto in un impegno a ottenere dall’Inps il riconoscimento in via amministrativo contabile del diritto della società a ottenere lo sgravio.
Divieto di quota lite solo per i difensori
Ora la Cassazione ribalta i verdetti e precisa che il divieto, anche nella vecchia versione del Codice civile, si riferiva solo al professionista che svolge attività difensiva. Non solo l’avvocato, ma anche il dottore commercialista, il ragioniere e il consulente quando svolgono attività di patrocinio davanti alle commissioni tributarie. La prestazione svolta dal consulente del lavoro, nel caso esaminato dalla Cassazione, non rientrava certo nell’attività di assistenza e di rappresentanza in giudizio della società, quanto piuttosto in un impegno a ottenere dall’Inps il riconoscimento in via amministrativo contabile del diritto della società a ottenere lo sgravio.