Deutsche Boerse, la società che gestisce gli scambi azionari sulla borsa tedesca, ha accettato di pagare una multa di 10,5 milioni di euro relativa alle accuse di insider trading, rivolte all’amministratore delegato, e di violazione delle regole sulla market disclosure. La società, pur avendo accettato di pagare, continua a ritenere le accuse infondate.
La multa è stata proposta da un giudice di Francoforte come condizione per porre fine all’indagine sull’a.d. Carsten Kengeter, accusato di avere commesso il reato di insider trading poche settimane prima che i piani di fusione con la borsa di Londra fossero annunciati. Kengeter aveva comprato 60 mila azioni Deutsche Boerse per un controvalore totale di 4,5 milioni di euro il 14 dicembre 2015, mentre il piano di fusione è stato annunciato il 23 febbraio 2016.