La proroga del termine per approvare le delibere con le tariffe Tari si accorcia dal 30 settembre al 30 giugno. La correzione in extremis decisa dal Mef rispetto alla prima versione bollinata del decreto legge Sostegni (dl n. 41/2021) ha richiesto una seconda bollinatura prima dell’approdo del testo sulla Gazzetta Ufficiale n.70 del 22 marzo. Resta invece ferma la scadenza del 31 maggio entro cui le imprese dovranno comunicare al comune (o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva) l’intenzione di uscire dal servizio pubblico per il trattamento dei rifiuti urbani, ottenendo così di essere escluse dal pagamento della componente tariffaria.
La riduzione della proroga ridisegna la tempistica in materia di tassa rifiuti secondo una tabella di marcia molto più ravvicinata rispetto alla precedente. Confermate tutte le altre proroghe contenute nell’articolo 30 del decreto legge (si veda ItaliaOggi di ieri) in particolare sul canone unico e sull’occupazione di suolo pubblico.