18.10.2013

Dati all’archivio rapporti: le holding vincolate al Sid

  • Il Sole 24 Ore

Il provvedimento della agenzia delle Entrate del 25 marzo 2013 e le istruzioni pubblicate ad agosto sulla “comunicazione integrativa annuale all’archivio dei rapporti finanziari” hanno destato non poche perplessità con riguardo agli adempimenti dovuti dalle cosiddette “holding statiche/di famiglia”. Parrebbe infatti che tali soggetti, per adempiere all’obbligo di legge, dovranno in ogni caso abilitarsi a fisconline/entratel e poi al Sid (Sistema di interscambio flussi dati) per trasmettere la comunicazione integrativa.
Solo una volta abilitati al servizio i contribuenti potranno trasmettere la comunicazione, mediante le due diverse modalità previste, ovvero attraverso il canale Ftp o mediante l’utilizzo del canale trasmissivo Posta elettronica certificata (Pec) per file di dimensione non superiore a 20 MB). In caso di utilizzo del canale trasmissivo Ftp gli stessi potranno:
– utilizzare tale canale direttamente, con un proprio nodo di interscambio;
– avvalersi di uno dei nodi di interscambio preventivamente accreditati da Gestori che offrono a terzi tale possibilità di transito.
Una prima complicazione deriva dal fatto che, vista la procedura, per la comunicazione integrativa non è possibile affidarsi agli intermediari abilitati che già adempiono alla predisposizione della comunicazione mensile all’anagrafe dei rapporti finanziari.
Inoltre la procedura di abilitazione al Sid (possibile solo a seguito di abilitazione a fisconline/entratel) risulta particolarmente onerosa, considerato il brevissimo tempo ancora a disposizione (la prima scadenza è prevista per il prossimo 31 ottobre 2013). E anche sproporzionata, se si considera che i tracciati prevedono che in corrispondenza dei tipi di rapporto “Partecipazioni”, “Finanziamenti”, “Crediti” e “Garanzie” (quelli tipici delle holding) si debba indicare, in ogni caso, “zero” (si confronti l’allegato 1 al provvedimento) e che le holding devono anche effettuare la comunicazione dei dati relativi ai soci che effettuano finanziamenti o capitalizzazioni nei confronti dell’impresa (provvedimento 2013/94904).
Lo strumento del Sid, attivabile solo in seguito ad abilitazione a fisconline/entratel e funzionale a garantire la privacy dei dati trasmessi, come imposto dal garante, risulta quindi, nel caso di specie, perlomeno ridondante.
Il problema potrebbe essere ovviato prevedendo una specifica esclusione, per le holding, dalla comunicazione integrativa annuale, essendo del tutto inutile.
In alternativa, si potrebbe disporre l’esonero dall’obbligo di abilitarsi al Sid, considerato che in concreto non sarà mai utilizzato il canale Ftp, perché sarà adottata la procedura alternativa della posta elettronica certificata, e consentire di spedire le comunicazioni integrative anche tramite intermediario abilitato a fisconline/entratel, al pari delle comunicazioni mensili (per le quali è stato più volte, per ora inutilmente, chiesto di eliminare l’obbligo di trasmissione anche in caso di assenza di variazioni).
Ma a tal fine serve un chiarimento ad oggi non ancora pervenuto e – si ritiene – avente carattere di urgenza.
Appare certo, in ogni caso, che questo genere di adempimenti non migliora la competitività delle holding italiane rispetto alle holding estere.