Tu vendi – Npl e Creditis – ai prezzi delle offerte vincolanti, e io compro le tue azioni. È quanto hanno chiesto (ognuno per la sua parte) Credito Fondiario e il “primario investitore estero”, probabilmente Christofferson Robb, per sottoscrivere in tutto 80 milioni di euro in azioni Carige, nel caso in cui si crei inoptato. Sga invece si accontenta di “avviare la negoziazione” su 200 milioni di Npl. Questi soggetti hanno firmato accordi di sub-garanzia con Equita, che ha a sua volta co-garantito l’eventuale inoptato per 129,95 milioni (di cui 20 riservati all’azionista Gabriele Volpi, per salire al 9,9%). Se gli investitori si tirano indietro, anche Equita si ritira. Se invece tutto va in porto, per il “disturbo” avrà una commissione del 5% da Carige, in parte da retrocedere ai sub-garanti, in misura variabile.
Non è noto se anche a Volpi.
Vittoria Puledda