I crediti derivanti da rapporti di somministrazione, fornitura, appalto e prestazione professionale instaurati con la Pa devono essere oggetto di certificazione tramite piattaforma elettronica predisposta dal Mef su cui i creditori devono accreditarsi. L’istanza di certificazione può essere presentata da qualsiasi società , impresa individuale, persona fisica o ente diverso da impresa che ritiene di vantare un credito commerciale non prescritto, certo, liquido ed esigibile nei confronti di una Pa.
La pubblica amministrazione che ha ricevuto istanza del creditore deve procedere, entro 30 giorni dalla ricezione e dopo avere effettuato i controlli tra cui l’esistenza di pendenze presso l’agente della Riscossione, alla certificazione del credito o a eccepirne l’inesigibilità o l’insussistenza.
Vediamo quali sono le condizioni necessarie per presentare istanza di certificazione del credito. Il campo soggettivo degli enti pubblici a cui è possibile inoltrare l’istanza di certificazione è stata ampliata con il Dl 66/2014 che ha ricomprese tra le Pa tutte quelle indicate nel Dlgs 165/2001. Ad oggi sono: le amministrazioni dello Stato centrali e periferiche, compresi istituti e scuole di ogni ordine e grado, istituzioni educative ed istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica; Regioni, Province, Comuni, Città metropolitane, Comunità montane e loro consorzi; Enti del Servizio sanitario nazionale; istituzioni universitarie, Istituti autonomi di case popolari, Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura; Aran e Agenzia di cui al Dlgs 300/1999. Sono esclusi dalla richiesta di certificazione: Enti locali commissariati; Enti del Servizio sanitario nazionale delle Regioni sottoposte a piano di rientro dai disavanzi sanitari.
Non è ancora possibile includere tra i crediti certificabili quelli vantati nei confronti delle società in house anche se sono un’estensione della Pa a cui sono collegate e da cui sono controllate, come chiarito dalla Cassazione (sentenza Corte di Cassazione Sezioni unite n. 26283/2014).