15.04.2021

Crédit Agricole rilancia Alza l’offerta sul Creval

  • Il Corriere della Sera

Credit Agricole rilancia sul prezzo nell’offerta pubblica di acquisto sul Credito Valtellinese. Il gruppo francese — che ha già il 17,7% — ha rotto così gli indugi ben prima del termine dell’opa fissato per il 21 aprile mettendo sul piatto circa 120 milioni in più per convincere i soci dell’istituto valtellinese a consegnare le azioni a Crédit Agricole Italia, ramo nazionale guidato da Giampiero Maioli che tecnicamente ha lanciato l’offerta.

Il nuovo prezzo, in origine 10,5 euro ad azione, è adesso di 12,20 euro più un extra-bonus di ulteriori 0,30 euro se le adesioni arriveranno al 90% del capitale, in modo da poter procedere più velocemente al delisting dell’istituto. L’adeguamento porta da 737 a 854 milioni la valorizzazione di Creval e viene giustificato con l’andamento dei mercati e con lo scenario macro. Ma è anche una mossa quasi obbligata, dato che praticamente per l’intero arco di tempo andato da novembre 2020 — quando l’offerta è stata annunciata — fino a ieri il titolo Creval è stato costantemente sopra i 10,5 euro messi sul piatto dai francesi (assistiti da Jp Morgan con Equita e i legali di BonelliErede). E questo, nonostante che in un anno Creval abbia triplicato il valore: a marzo 2020 valeva 4 euro. Dal canto suo, la banca sotto attacco guidata dal ceo Luigi Lovaglio ha apprezzato la valenza industriale della proposta fusione tra i due istituti ma ha respinto come «non congrua» la valutazione dell’istituto, con il board che ha indicato una forchetta tra 12,95 e 22,7 euro ad azione. Lunedì il francese Denis Dumont che ha il 6,15% con la holding Dgfd, aveva chiesto un ritocco all’insù aggiungendosi al fronte dei fondi Alta Global, Hosking Partners, Petrus Advisers e Melqart. Complessivamente, oltre il 26% di «no» che Crédit Agricole punta a trasformare in «sì».