09.02.2012

Corsa dei mutui, interessi record

  • Il Corriere della Sera

MILANO — Prestiti bancari in frenata e tassi di interesse in deciso rialzo a dicembre. I finanziamenti concessi al settore privato sono cresciuti di appena il 2,3% su base annua, contro il +3,5% di novembre e il +3,6% di dicembre dell'anno scorso. Il minimo da novembre 2010, secondo quanto emerge dal supplemento al Bollettino statistico di Banca d'Italia diffuso ieri. Il rallentamento ha interessato sia i prestiti alle imprese (2,6% dal 4,4% di novembre) sia quelli alle famiglie (3,4% dal 3,9% del mese prima). Sul fronte dei tassi, invece, a dicembre il Taeg sui mutui, comprensivo di spese accessorie, ha raggiunto il 4,26% dal 3,98% del mese precedente mentre per il credito al consumo l'interesse è lievitato al 9,11% dal 9,07%. Il costo del mutuo non comprende quello della polizza assicurativa che ormai quasi tutte le banche chiedono a fronte dell'erogazione. Il governo ha introdotto l'obbligo di presentare almeno due preventivi legittimando in questo modo, secondo le associazione dei consumatori, una pratica non convenzionale. Ieri il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari ha difeso la scelta spiegando che «la banca non ci perde, si porta via la casa e la famiglia resta senza tetto. Vietare alle banche di assicurare i clienti significa lasciare i clienti senza copertura essenziale».
Dal supplemento del Bollettino statistico emerge anche una frenata della raccolta bancaria. A dicembre il calo è stato dello 0,5%, lievemente inferiore al -0,7% del mese precedente. Le banche hanno potuto tuttavia più che compensare la contrazione spingendo sulle emissioni obbligazionarie che nell'ultimo mese del 2010 sono cresciute del 12,8%, quasi il doppio rispetto a novembre anche per effetto, segnala Bankitalia, delle emissioni di bond con garanzia statale emesse in base alla manovra economica di dicembre. Per quanto riguarda la remunerazione dei depositi in conto corrente, su quelli a scadenza definita è salita al 2,88% dal 2,62% mentre i tassi passivi sono cresciuti dell'1,08% dall'1,05% del mese precedente.