12.03.2015

Consob e spesa, le scelte del governo

  • Il Corriere della Sera
Matteo Renzi rilancia sulla spending review. Secondo le indiscrezioni filtrate ieri sera, nel Consiglio dei ministri di oggi il governo dovrebbe dare nuovo impulso alla revisione della spesa pubblica, incaricando di questa missione gli economisti Yoram Gutgeld (che è anche deputato del Pd) e Roberto Perotti, entrambi fra i consiglieri del presidente del Consiglio. 
Dopo l’uscita di scena del commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli, nominato dal governo Letta e mai entrato in grande sintonia col nuovo premier, Renzi è stato accusato di aver messo in secondo piano la revisione della spesa pubblica. Alle critiche il presidente del Consiglio aveva replicato nella conferenza stampa di fine anno dicendo che «la spending non la fa un commissario, ma si fa attraverso un percorso di trasparenza, mettendo online le spese». Renzi aveva comunque confermato l’obiettivo di tagliare la spesa «di quasi due punti di Prodotto interno lordo», nell’arco di un triennio. In pratica, circa 30 miliardi di euro su un totale di oltre 800 miliardi di euro di spesa pubblica annua. E aveva ammesso che «ci sono alcune voci su cui si è fatto poco, come la bolletta energetica degli immobili pubblici, che vale 5 miliardi di euro, e l’acquisto di beni informatici»
In questi mesi Gutgeld, ex McKinsey, si è dedicato in particolare a studiare i risparmi ottenibili eliminando gli sprechi nella sanità e nella spesa degli enti locali, attraverso i costi standard. Inoltre, sta portando avanti la messa online di tutte le spese dei Comuni. Roberto Perotti, economista della Bocconi, è da anni un fautore del taglio dei costi della politica. Ha approfondito il cattivo utilizzo dei fondi strutturali europei e degli aiuti alle imprese.
Il Consiglio dei ministri avvierà finalmente anche la procedura per la nomina dei due commissari della Consob mancanti. Che saranno individuati con un bando pubblico aperto a livello internazionale. Oggi la Commissione di controllo sulla Borsa e i mercati è ridotta a tre commissari, il presidente Giuseppe Vegas e Paolo Troiano, nominati a gennaio 2011 e rimasti soli alla guida dal dicembre 2013 fino al giugno scorso quando il governo Renzi decise la nomina di Anna Genovese, ordinario di Diritto commerciale che ha iniziato la carriera nello studio fiorentino di Umberto Tombari, civilista di grido oggi presidente della Fondazione CariFirenze (nel suo studio ha lavorato, fresca di laurea, anche il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi). Se arriveranno le risposte al bando, la commissione tornerà dunque a ranghi completi secondo la formula della legge istitutiva del ’74 reintrodotta con il decreto Madia, dopo che il governo Monti aveva tagliato il numero degli “sceriffi di Borsa” da 5 a 3. Infine, il Consiglio dei ministri dovrebbe indicare in Raffaele Cantone, già presidente dell’Autorità anticorruzione, il commissario per la bonifica e la riqualificazione dell’area ex Italsider a Bagnoli.