19.05.2021

Condono delle cartelle in porto

  • Italia Oggi

Il condono svuota magazzino delle cartelle esattoriali under 5 mila euro è ufficialmente ai nastri di partenza, manca solo il «via» del ministero dell’economia. Con l’approvazione da parte della Camera della conversione del decreto sostegni 1 (dl 41/2021) prevista per stasera dopo l’ok alla fiducia di ieri, è stata infatti confermata in toto la disposizione che prevede l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a 5 mila euro risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010. Ora la palla passa al ministero dell’economia e delle finanze che entro 30 giorni dovrà emanare apposito decreto per definire le modalità e le date dell’annullamento, del relativo discarico e della conseguente eliminazione dalle scritture patrimoniali degli enti creditori. Con la pubblicazione del decreto ministeriale terminerà anche il periodo di «tregua» fiscale disposto ex lege per permettere l’entrata in funzione del condono. Al comma 6 dell’articolo 4 del dl 41/2021 è stato infatti stabilito che fino alla data (di annullamento) stabilita dal decreto, è sospesa la riscossione di tutti i debiti che rientrano nell’ambito applicativo della disposizione. Fino a tale data, per gli stessi debiti, risultano inoltre anche congelati i termini di prescrizione. In aggiunta, va segnato che, un volta definita la data di annullamento, eventuali erronei pagamenti di cartelle under 5 mila successivi tale momento verranno restituiti ai contribuenti. Questo dettaglio è fondamentale perché ai sensi del comma 5 dell’articolo in commento, l’erario, fino alla data dell’annullamento fissata dal Mef, ha la possibilità di acquisire e trattenere eventuali versamenti corrisposti su carichi che rientrerebbero nella definizione.

Il 23 marzo è la data spartiacque. Il giorno che circoscrive invece l’ambito applicativo dello svuota magazzino resta comunque il 23 marzo 2021. Come specificato all’art. 4, c. 4 del dl 41/2021 infatti, la cancellazione automatica riguarderà i debiti di importo residuo under 5 mila euro che risultano alla data di entrata in vigore del decreto. Il dl sostegni 1 è stato pubblicato in G.U. lo scorso 22 marzo 2021, dunque l’efficacia della norma scatta dal giorno successivo ovvero il 23 marzo (ItaliaOggi del 30/3/2021)

Platea solo parzialmente limitata dal vincolo reddituale. Importante segnalare che, come previsto dal comma 4 della norma in commento, potranno avvalersi della disposizione le persone fisiche ed i soggetti diversi dalla persone fisiche che nel periodo d’imposta 2019 hanno avuto un reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi fino a 30 mila euro. Sebbene vi sia un teorico paletto d’ingresso, in realtà la soglia fissata a 30 mila escluderà solo il 17% dei soggetti con in mano una cartella under 5 mila nel periodo 2000/2010. A dirlo è la relazione tecnica allega al decreto sostegni 1 in cui viene messo nero su bianco che la soglia individuata di fatto si limita ad escludere solo 2 contributi su 10 con debiti al riscossore nel periodo 2000/2010 e sotto i 5 mila euro.

Il ruolo del Mef diviene determinante anche sotto questo aspetto. Attualmente infatti la norma si è limitata a fissare il limite reddituale senza dare indicazioni circa la modalità di individuazione di tale soglia. Se il reddito da prendere in considerazione fosse solo «quello imponibile ai fini delle imposte sui redditi» infatti rischiano di non essere computati nel limite dei 30 mila euro i proventi soggetti tassazione sostitutiva (es. redditi dei c.d. forfettari, redditi fondiari a cedolare secca, capital gain e rendite finanziarie) e separata, generando palesi iniquità tra i possibili beneficiari del condono.