Una tassa europea sulle multinazionali per finanziare il Recovery fund. La commissione Ue ha avanzato nuove proposte di risorse proprie del bilancio europeo nella comunicazione sulla tassazione delle imprese per il XXI secolo presentata martedì (si veda ItaliaOggi di ieri). Dopo una prima serie di proposte a luglio 2021, che comprendono una web tax europea e il meccanismo di aggiustamento alla frontiera delle emissioni di carbonio sui prodotti inquinanti importati dai paesi terzi (Cbam), la commissione propone nuovi strumenti per finanziare il bilancio dell’Ue. Questi potrebbero includere «una risorsa propria legata al settore delle imprese» e «una tassa sulle transazioni finanziarie».
La tassa sulle imprese multinazionali era già stata precedente avanzata all’interno del progetto di una base comune consolidata europea (Ccctb) proposta nel 2011 ma mai approvata.
Ora la commissione prende l’occasione per riproporre una nuova versione della base imponibile comune (Befit) che raccolga le regole Ocse (in fase di discussione) sull’allocazione dei profitti nei paesi-mercato e sull’aliquota minima globale per le società.
Per quanto riguarda la tassa sulle transizioni finanziarie, invece, il lavoro in Ue è attivo dal 2013 con un gettito stimato di 30-35 miliardi di euro.
La web tax Ue sarà presentata il 14 luglio e la sua architettura sarà concepita per essere indipendente dall’accordo Ocse. La commissione ha detto che la tassa sarà compatibile con le regole dell’Organizzazione Mondiale del commercio (Wto) e non interferirà con gli sforzi dell’Ocse. .
Per quanto riguarda i problemi con gli Stati Uniti su un eventuale prelievo digitale, il Consiglio Ue ha inviato una lettera a Washington secondo cui «è importante che la definizione delle misure unilaterali non ostacoli la capacità dell’Ue e degli stati membri di definire la loro politica fiscale e introdurre tali tasse», dice un documento di cinque pagine inviato dai ministri europei, datato 17 maggio.