La Banca centrale europea ha tagliato, dopo quasi un anno, il tasso di riferimento dello 0,25% portandolo allo 0,50%. Un nuovo minimo record per i tassi dell’Eurozona. Quale effetto avrà su famiglie e imprese? La contrazione del credito è stata certificata anche da Mario Draghi. E per questo il presidente dell’Eurotower è stato chiaro: la Bce sta cercando di trovare misure in grado di rilanciare i prestiti al settore privato e ha avviato consultazioni con altre istituzioni. La contrazione del credito è più forte in quei Paesi, come Italia e Spagna, che hanno dovuto fare i conti con la crisi del debito pubblico e dello spread: le banche (a voler semplificare molto il ragionamento) ne sono uscite indebolite avendo in pancia grandi quantità di titoli di Stato finiti sotto l’attacco degli speculatori. Il risultato è stato che per imprese e famiglie è diventato molto più difficile e costoso accedere a finanziamenti. Ora la Bce punta a garantire la giusta trasmissione della politica monetaria alle condizioni di finanziamento applicate a imprese e famiglie. Per i primi effetti si dovrà attendere, perché tranne che per i mutui ancorati al tasso Bce, l’impatto non sarà immediato. Ma il taglio del tasso consentirà alle nostre banche di rifinanziarsi a meno e dunque di poter liberare risorse.
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Il Corriere della Sera
03/05/13
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