Tutti e tre i grandi investitori istituzionali (Generali, Intesa Sanpaolo e Unipol) convertiranno i bond subordinati di Banca Carige in titoli senior, come proposto dall’istituto ligure. Se fonti di mercato lo hanno riferito per le due compagnie assicurative, l’ufficialità riguarda la prima banca italiana: l’amministratore delegato Carlo Messina ha osservato che è ragionevole pensare a questa soluzione, che comporterà il minor impatto sulla banca ligure.
Generali e Unipol, inoltre, hanno apprezzato lo sforzo di ripensare l’offerta, cambiando notevolmente l’impostazione iniziale, e ciò ha disteso gli animi e migliorato le valutazioni.
L’offerta di scambio è partita il 2 ottobre, il termine per l’adesione anticipata è la data odierna e il termine di scadenza il 18 ottobre. Le assemblee degli obbligazionisti si terranno in prima convocazione il 21 ottobre e in seconda il 6 novembre. A Carige basterebbe che l’offerta portasse 200 milioni di euro di plusvalenza per arrivare a un miliardo di rafforzamento patrimoniale.