Si infiamma lo scontro fra i vertici di Carige e il fondo Apollo, che ha rilevato dalla banca le compagnie assicurative. A una manciata di giorni dall’assemblea chiamata ad approvare i conti del 2016, ma anche l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori (Giovanni Berneschi e chi gli è succeduto, Cesare Castelbarco e Piero Montani), Carige consegna in tribunale un voluminoso atto di citazione che denuncia le «iniziative aggressive e pregiudizievoli» firmate tra il 2014 e il 2016 da «alcuni soggetti appartenenti al gruppo che fa capo al Fondo americano Apollo». Ma l’atto d’accusa è chiaramente diretto verso chi ha avuto in passato le redini dell’istituto. Apollo, infatti, si è avvalso in questa sua condotta «della negligenza o della condiscendenza di amministratori della stessa Carige». In che modo? «Strumentalizzando la soggezione della banca a prescrizioni delle autorità di vigilanza ». Cosa, questa che ha permesso ad Apollo di trarre «enormi profitti con corrispondente impoverimento della banca». Carige parla ancora di «azione spregiudicata» che ha «provocato ingenti danni». L’atto conferma infatti la richiesta di danni per 1,250 miliardi chiesti a Castelbarco, Montani e al fondo Apollo. Ma il braccio di ferro è appena iniziato, mentre Banca Carige si prepara al voto dell’assemblea di martedì prossimo in un clima davvero in fuocato.
Massimo Minella