Netflix non pagherà l’Iva in Canada. Un esonero che vale 30 milioni di dollari (25,4 milioni di euro). È la cifra che avrebbe dovuto versare nelle casse canadesi il gruppo statunitense che produce e distribuisce su Internet film e serie Tv, secondo i calcoli del magnate della stampa e dell’audiovisivo, Pierre-Karl Péladeau.
In cambio, il colosso Usa investirà in Canada 500 milioni di dollari (423,7 milioni di euro) nei prossimi cinque anni e creerà una società di produzione locale.
La decisione del governo di Ottawa di esonerare Netflix dal pagamento della tassa sui prodotti e servizi (l’equivalente dell’Iva) del 5% ha suscitato numerose critiche perché, è l’accusa, così facendo si è creato un disequilibrio fiscale dal momento che le produzioni locali sono sottoposte a tassazione. E inoltre, il governo si priva di entrate fiscali. Insomma, la decisione del ministro al patrimonio del governo federale, Mélanie Joly è stata interpretata come una capitolazione del Canada ai danni, soprattutto della parte francofona, è l’accusa, a vantaggio della cultura anglo-americana in quanto la politica di Netflix Canada sarà decisa in California, come riporta Le Figaro. L’industria della produzione cinematografica, televisiva e video ha generato nel 2015 ricavi per 4,8 miliardi di dollari (4 miliardi di euro) in Canada.
Giovanni Galli