Continua, intanto, l’attività degli emittenti finanziari: il Banco Popolare (rating Ba3/BB/BBB) ha scelto l’emissione senior per il bond a 3 anni raccogliendo un book appena sufficiente per coprire l’ammontare benchmark da 500 milioni di euro benché l’alto new issue premium offerto ai sottoscrittori. Tra i motivi, la preferenza del mercato per scadenze più lunghe (ieri tutte le emissioni finanziarie hanno avuto scadenze da 7 a 10 anni), ma soprattutto l’offerta di titoli che in questa fase è molto alta creando concorrenza tra gli emittenti, secondo alcuni operatori. Il bond, prezzato al tasso mid swap + 255 punti base, è stato collocato per il 53% ad investitori esteri e come tipologia asset manager (66%) e banche (33 per cento). Tra le finalità dell’emissione: «I fondi raccolti saranno destinati alla corrente gestione aziendale», si legge in un comunicato. Le banche che hanno seguito il deal sono Banca Aletti, BofA-Merrill Lynch, Bnp Paribas, GS, Nomura e Ubs.
Dai senior ai subordinati. Mediobanca ha scelto di collocare sul mercato obbligazionario telematico (MoT) una nuova obbligazione che può essere sottoscritta sia dall’investitore istituzionale sia dal retail. L’obbligazione (Mediobanca valore) con scadenza 10 anni, è a tasso variabile con cedola trimestrale pari all’euribor a 3 mesi più il 2,25% annuo e con un tasso minimo pari al 3,00% annuo. L’obiettivo di raccolta della prima tranche offerta sul MoT è stata incrementata a 300 milioni di euro mentre il massimo previsto è di 500 milioni. Il taglio minimo di acquisto è di mille euro. Il rating attribuito a Mediobanca da Fitch è di BBB+ e da S&P di BBB-, mentre quello del bond è più basso BBB di Fitch e BB di S&P dovendo scontare la rischiosità dei titoli che sono subordinati Tier 2.
Per l’investitore questo comporta – come risulta dal prospetto informativo pubblicato sul sito della società – «il rischio che, in caso di liquidazione o di sottoposizione a procedure concorsuali dell’emittente, la massa fallimentare riesca a soddisfare soltanto i crediti che debbono essere soddisfatti con precedenza rispetto alle obbligazioni subordinate (ad esempio i bond senior, ndr) e che pertanto lo stesso possa conseguire a scadenza perdite in conto capitale di entità più elevata rispetto ai titoli di debito non subordinati».