Pochi giorni dopo le critiche del viceministro per l’economia Enrico Zanetti. Che a stretto giro – ieri – è tornato sul punto: «Bene il ministro Calenda su Consob. Adesso siamo in due nel governo a dire in modo esplicito che ci sono stati errori e goffe autoassoluzioni. Il punto è capire se basta o dobbiamo diventare tre, quattro o cinque. Non credo sarà un problema, ma sarebbe opportuno risparmiarlo all’istituzione». Stretto all’angolo, Vegas ha controbattuto: «Prendo atto delle pressioni politiche esercitate nei miei confronti da alcuni esponenti di governo. Prendono le mosse da ricostruzioni mediatiche infondate, alle quali ho già replicato». L’oggetto del contendere è la tutela dei risparmiatori, perfettibile secondo tutte le associazioni dei consumatori, l’opposizione dei Cinquestelle e ampie fasce della maggioranza. Le critiche maggiori sono arrivate dallo scorso novembre, quando il dissesto di quattro banche ha azzerato 788 milioni di bond subordinati; e sull’eliminazione dei cosiddetti “scenari probabilistici”, che usando il metodo matematico delle stesse banche prezzano le chance di guadagnare o perdere di singoli investimenti. «Il Parlamento ha voluto l’autorità indipendente fin dal 1974», ha aggiunto, Vegas, ricordando poi che «il legislatore, ad oggi, ha fatto una scelta opposta rispetto a quella dello spoils system», per cui quando cambia un governo si cambiano i funzionari. «Consob risponde pienamente del proprio operato, come sempre, attraverso la Relazione annuale al Parlamento e anche in sede giudiziaria. Tutti i suoi atti sono pubblici, motivati e appellabili ». Il presidente ha concluso la nota richiamando «i fini istituzionali, fissati dalle norme nazionali ed europee».
La mossa di Vegas è giudicata abile dagli addetti ai lavori, perché sposta dal merito alla forma la questione. Ma di merito, correttezza tecnica e giuridica delle sue scelte, si discuterà nel plenum della Commissione ad horas. E dietro le quinte i commissari, che hanno già lasciato solo Vegas settimana scorsa nella nota di difesa dalle accuse di Report, sembrano divisi sull’operato dell’ex parlamentare Pdl.
Andrea Greco