31.01.2023

Borse in attesa dei tassi

  • Italia Oggi

Avvio di settimana debole per le borse europee, in attesa delle riunioni di politica monetaria delle banche centrali che si terranno nei prossimi giorni. Il Ftse Mib ha perso lo 0,38% a 26.336 punti. Sotto la parità anche Parigi (-0,21%) e Francoforte (-0,16%). A New York il Dow Jones e il Nasdaq erano in calo rispettivamente dello 0,24% e dell’1,31%. A livello macroeconomico l’economia tedesca ha accusato una lieve contrazione nel quarto trimestre, e non un forte ribasso come temuto nei mesi scorsi: e questo grazie al clima invernale mite e agli stimoli governativi che hanno attutito il colpo di un’impennata dei prezzi energetici. Il pil della Germania è sceso dello 0,2% da ottobre a dicembre rispetto al trimestre precedente, in rallentamento rispetto al +0,5% del terzo trimestre rivisto al rialzo.

Nell’obbligazionario i rendimenti dei governativi dell’Eurozona trattavano in rialzo, con il decennale tedesco al 2,30%. Secondo Annalisa Piazza, analista di Mfs Investment Management, i rendimenti della curva dei titoli di stato tedeschi potrebbero salire a breve termine, dato che la Bce continua ad aumentare i tassi di interesse. L’istituto, come altre banche centrali dei mercati sviluppati, sta aumentando i tassi in una fase in cui la crescita del pil è ancora al di sotto del potenziale e un ulteriore inasprimento verrà attuato finché non ci saranno segnali di stabilizzazione delle pressioni inflazionistiche sottostanti. 

Intanto lo spread Btp-Bund si è allargato a 188.

A piazza Affari, sul paniere principale, ben comprata Tim (+4,64%) dopo alcune indicazioni di stampa sul fatto che l’offerta non vincolante per la rete potesse essere presentata per la seconda metà di febbraio su una valutazione di 24 miliardi di euro, che sarebbe accettabile per Vivendi. Il gruppo francese ha però sottolineato che valutazione, o anche offerta per la rete di Tim a questo prezzo, sarebbe lontanissima dal valore ritenuto congruo.

Fra le altre blue chip in luce Saipem (+1,15%), Recordati (+1,20%) e Leonardo (+0,71%). Giù Diasorin (-3,17%), Interpump (-2,22%) e Hera (-2,07%). In ordine sparso le banche: vendite su Banco Bpm (-0,37%), Bper (-0,04%) e Intesa Sanpaolo (-0,30%), mentre hanno guadagnato Mediobanca (+0,36%) e Mps (+6,20%). In rialzo UniCredit (+0,24%), che oggi comunicherà i conti del 2022.

Nei cambi, l’euro ha superato 1,09 dollari a 1,0903.

Per le materie prime, quotazioni petrolifere in discesa di quasi un punto percentuale, con il Brent a 85,64 dollari e il Wti a 78,92 dollari.