16.06.2017

Bcc, Iccrea «conquista» sei sportelli su dieci  

  • Il Corriere della Sera

«Contiamo di presentare l’istanza nell’ultimo trimestre del 2017 alla Bce e a Banca d’Italia e di partire nell’estate 2018. Saremo il terzo gruppo italiano per sportelli dopo Intesa e Unicredit». Queste le ambizioni e la tabella di marcia del presidente di Iccrea, Giulio Magagni. Iccrea si candida a diventare capogruppo per il mondo del credito cooperativo, in linea con la riforma del settore. Ieri Iccrea ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda le adesioni degli istituti: 162 banche hanno «sposato» il progetto per un totale di 2.593 sportelli (il 60% del totale delle Bcc italiane), fondi propri per 10,49 miliardi (pari al 57% del credito cooperativo italiano) e un attivo di 125,7 miliardi (il quinto in Italia, anche in questo caso il 60% del totale del sistema). In tutto i dipendenti sarebbero oltre a 20 mila. Le adesioni sono equamente suddivise tra Nord, Centro e Sud (rispettivamente 58 istituti, 50 e 54). Con 1.410 sportelli il Nord la fa da padrone rispetto ai 750 del Centro e ai 433 del Sud. A fronte delle 162 adesioni per Iccrea quelle per la concorrente Ccb, Cassa Centrale banca, sarebbero 110. Per finire 41 andrebbero con il gruppo Raiffeisen di Bolzano. Si completa così il quadro del settore composto da 313 istituti. Ora la partita del confronto tra Iccrea e Ccb più che sul numero di banche aderenti si gioca sulla loro solidità. In Veneto Iccrea ha «conquistato» il 68% degli sportelli delle Bcc, in Toscana il 76%, in Emilia il 63%, in Lombardia il 71%, nel Lazio il 77%, in Campania il 73% e in Sicilia il 76%. «Il credito cooperativo sta attraversando un momento delicato e noi facciamo la nostra parte — ha commentato il presidente di Iccrea Banca Giulio Magagni —. Le adesioni delle Bcc al nostro progetto ci inducono a fare ancora meglio in futuro».

Rita Querzé