Alla fine Bob Diamond, direttore generale di Barclays, ha deciso di dare un taglio ai suoi bonus.
Stessa decisione da parte di tre membri della direzione, con l’obiettivo di soddisfare le richieste provenienti dall’authority dei mercati finanziari, che ha condannato la banca britannica nell’ambito di una grande inchiesta internazionale riguardante i tentativi di manipolazione dei tassi interbancari, a cominciare dal Libor e dall’Euribor, che a loro volta servono a determinare l’interesse pagato su mutui e prestiti dai consumatori.
Così Barclays dovrà pagare una multa di 59,5 milioni di sterline (74,2 mln euro), la più consistente mai comminata.
In realtà la somma è stata ridotta di circa un terzo grazie allo spirito collaborativo manifestato dall’istituto durante l’inchiesta.
Barclays è stata la prima realtà del credito a essere sanzionata, ma le indagini sono ancora in corso sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti.
E non è finita qui: sotto la lente degli inquirenti sono finite anche operazioni sospette realizzate in Giappone, in Svizzera e in alcuni paesi europei.
Tra gli istituti osservati speciali figurano Société générale, Ubs, Deutsche bank e Bank of America.