18.04.2017

Banche in crisi, liquidati finora 86 milioni (a 7 mila clienti)

  • Il Corriere della Sera

Hanno superato gli 86 milioni di euro i rimborsi forfettari (l’80% del capitale investito dai risparmiatori) che il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) ha finora liquidato agli obbligazionisti di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, andate in «risoluzione» nel dicembre del 2015. Fin0 ad oggi è stata presa in esame circa la metà delle 15mila domande di rimborso presentate. I risparmiatori avranno ancora tempo — la scadenza è a fine maggio — per sottoporre al Fondo la domanda di ristoro, ferma restando la possibilità di tentare di recuperare l’intero investimento attraverso l’arbitrato, una procedura per la quale, tuttavia, non sono ancora stati emanati i decreti attuativi.

Il Fondo, che alla scadenza del 3 gennaio aveva preso in carico oltre 15mila richieste, al 12 aprile scorso aveva liquidato 86,08 milioni di euro, per un totale di 6965 casi. Oltre due terzi degli indennizzi assegnati (4.482) riguardano richieste di rimborso per investimenti sotto i 10mila euro. Solo un caso, fino ad ora, ha riguardato un importo superiore ai 500mila euro. Il Fitd ha aggiornato il regolamento per presentare la domanda dopo che con il decreto «salva-risparmi» è stato consentito l’accesso anche a chi aveva ricevuto le obbligazioni subordinate «inter vivos» (coniuge, convivente more uxorio e parenti entro il secondo grado) ed è stato escluso il corrispettivo pagato per i bond dal calcolo del patrimonio mobiliare, che ha un tetto di 100mila euro.

Il Fondo precisa che anche chi si fosse visto rifiutare la domanda (174 le pratiche non accettate finora) e rientrasse adesso nei nuovi parametri potrà inviare una nuova istanza di ristoro nella quale dovrà essere indicato il codice della vecchia pratica.

Potrà rinnovare la domanda di rimborso anche chi l’avesse presentata in ritardo rispetto alla prima scadenza del 3 gennaio. Per la documentazione sui bond il Fondo ricorda che vengono accettate le dichiarazioni sostitutive dei documenti originali redatte dalle 4 banche.

Marco Sabella