Boom di denunce sull’autoriciclaggio. Nei primi 5 mesi del 2016, la Guardia di finanza ha contestato il nuovo reato, in vigore dal 1° gennaio 2015, a 300 soggetti. Un’impennata sei si considera che, nei primi dieci mesi del 2015, i denunciati erano stati 103 e che nello stesso periodo di riferimento, primi cinque mesi 2015 era stato contestato a solo 19 soggetti. Non solo. Nelle operazioni di contrasto al crimine finanziario, del corpo guidato dal generale Giorgio Toschi, le operazioni per reati fiscali ammontano a 5.000, di cui il 65% riguardanti gli illeciti più gravi come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile; 30 gli arrestati. Sono questi alcuni dei dati resi noti in occasione della celebrazione del 242esimo anniversario di fondazione del corpo. «Per prevenire e reprimere l’evasione e le frodi fiscali sono state svolte, tra le altre attività ispettive, oltre 5.300 verifiche», ha illustrato Toschi ieri, «e oltre 9.500 controlli mirati nei confronti di persone e imprese preventivamente individuate sulla base di specifici indicatori di rischio, anche sulla scorta di raffinate analisi di dati disponibili presso le banche dati in uso al corpo, continuamente oggetto di attenta consultazione, elaborazione e valorizzazione delle informazioni in esse contenute».
Cristina Bartelli