C’è un altro mese di tempo per un’offerta migliorativa riguardante l’acquisto dell’88% di Autostrade. Atlantia, anche su sollecitazione delle autorità di vigilanza, a seguito dell’andamento del titolo, ha confermato di avere ricevuto, nella tarda serata del 31 gennaio, una lettera dal consorzio formato da Cdp Equity, Blackstone Infrastructure Advisors e Macquarie Infrastructure and Real Assets, nella quale viene richiesta un’estensione dei termini per la presentazione di un’offerta finale entro la fine del mese di febbraio.
La lettera, come anticipato dall’agenzia Mf-DowJones, non contiene alcuna indicazione di prezzo, facendo solo riferimento a una precedente lettera del 22 dicembre. Nella missiva ci si limita ad affermare testualmente: «Siamo fiduciosi di raggiungere un esito più ponderato sulla valutazione rispetto al programma di aggiornamento allegato alla nostra lettera del 22 dicembre e saremo in grado di fornire una proposta migliore e più convincente».
A questo proposito il board di Atlantia aveva rilevato, nel comunicato stampa del 28 dicembre, che «l’offerta, oltre a essere ancora non vincolante e inferiore alle attese del consiglio di amministrazione, contiene, tra l’altro, una valutazione per il 100% dell’equity value di Aspi inferiore al range indicato dallo stesso Consorzio Cdp nelle precedenti comunicazioni del 19 e del 27 ottobre».
La richiesta di estensione verrà sottoposta al consiglio di amministrazione di Atlantia, già convocato per venerdì 5 febbraio per le relative determinazioni che saranno rese note al mercato.
A Piazza Affari il titolo della holding dei Benetton ha viaggiato a forte velocità per l’intera seduta, chiudendo in progresso dell’8,78% a 14,25 euro. A spingere l’azione è stata proprio la notizia che, nella lettera inviata al consiglio di amministrazione di Atlantia, Cassa depositi e prestiti si è detta fiduciosa di poter inviare un’offerta vincolante per Aspi entro febbraio.