Nell’ultima relazione al mercato del suo mandato settennale in scadenza a fine anno, Vegas ha messo a nudo alcuni dei grandi problemi che affliggono il sistema bancario italiano ed è parso, a tratti, prenderne le difese. Temi delicati affrontati davanti a una platea in cui proprio i banchieri sono risultati i grandi assenti.
Dei primi dieci istituti di credito del paese, soltanto uno era rappresentato dall’amministratore delegato, mentre tutti gli altri hanno lasciato che a Palazzo Mezzanotte fossero i presidenti o altri top manager a presenziare alla cerimonia. Analogamente il governo era rappresentato dal viceministro dell’economia Luigi Casero.
In molti hanno quindi ricordato i tempi di Lamberto Cardia, quando i problemi del sistema bancario non erano così acuti e le prime file dell’ex sala delle grida di Palazzo Mezzanotte erano affollate: il presidente della repubblica, i ministri, i capitani d’industria e, appunto, i banchieri.
Fra le reazioni politiche va registrata quella del presidente della commissione finanze del senato, Mauro Marino, che ha annunciato l’avvio dell’indagine conoscitiva sulle proposte legislative Ue in materia creditizia. «Andremo anche ad affrontare l’importante capitolo dell’adozione della direttiva Mifid II che introduce fondamentali modifiche nel mercato finanziario europeo, implementando e rafforzando la tutela degli investitori».