18.09.2019

Abi: raccolta al top da dieci anni

  • Il Sole 24 Ore

Forte balzo della raccolta delle banche italiane ad agosto con un +5,2% che non si registrava da dieci anni (agosto 2009). Il fenomeno, che emerge dal rapporto mensile dell’Abi, si spiega in gran parte con la liquidità parcheggiata dalle imprese nei depositi bancari; imprese che aspettano condizioni migliori per tornare ad investire. Ad agosto, secondo le stime del rapporto Abi, il tasso medio sui nuovi prestiti alle imprese è sceso al nuovo minimo record dell’1,25 per cento. A fine agosto nei depositi delle banche italiane c’erano 1.560 miliardi (+6,6%), 97 miliardi in più rispetto ad un anno prima.

Analizzando gli impieghi a luglio il rapporto Abi sottolinea il +2,5% dei prestiti alle famiglie grazie sia ai mutui casa (+2,4%) sia al credito al consumo. In agosto inoltre si stima il nuovo minimo storico per i tassi sui mutui casa all’1,68% (1,69% a luglio).

I crediti in sofferenza in rapporto agli impieghi scendono a luglio ai minimi dal 2010, prima della crisi del debito sovrano del 2011. Le sofferenze nette, le uniche considerate dall’Abi, sono risultate in luglio a quota 32,1 miliardi, in calo rispetto ai 40,1 miliardi dello stesso mese del 2018 (-8 miliardi pari a -20,1%) e ai 66,5 miliardi del luglio.