Le diplomazie dei due Comuni hanno lavorato fino all’ultimo. Ieri nel primo pomeriggio l’ultimo faccia a faccia tra i sindaci Giuliano Pisapia ed Emilio Delbono nella sede di A2A a Brescia. La Leonessa puntava sull’attuale direttore generale Renato Ravanelli come amministratore delegato, in nome della continuità aziendale e dei buoni risultati ottenuti, mentre Milano spingeva per Stefano Cao, ex direttore generale Eni già nel consiglio di gestione e dal curriculum internazionale. I veti incrociati hanno fatto convergere i sindaci su Camerano fino a un paio di mesi fa amministratore delegato della società di vendita Gdf-Suez Energie, dal 2003 al 2006 direttore generale di Enel Gas e prima al vertice di Camuzzi. È stato selezionato con i cacciatori di teste, ma c’è chi sostiene che sia anche gradito agli ambienti renziani.
Il nuovo board prevede 12 componenti, nove alla maggioranza (amministratore delegato condiviso, 4 consiglieri a Milano, 4 a Brescia) e tre alle minoranze. Per il collegio sindacale (la presidenza andrà alle minoranze) i sindaci hanno indicato Norberto Rosini e Cristina Casadio per il ruolo di sindaco effettivo e Paolo Prandi come sindaco supplente. La partita che ora si apre è quella delle deleghe. I Comuni sarebbero intenzionati a mantenere come direttore generale unico Ravanelli, anche se formalmente la decisione sarà presa dal board.
Il mercato ha accolto bene le nuove nomine: il titolo ha chiuso a +1,86% a 0,82 euro. Certo, valore lontano dai massimi di marzo quando aveva raggiunto l’euro: è probabile che i Comuni posticipino la vendita del 5% annunciata nei mesi scorsi.