Sulle Borse, intanto, sembra essersi attenuato (almeno per il momento) il pericolo Cina. Ieri il listino principale di Shanghai ha chiuso in rialzo del 3,4% permettendo agli operatori europei di concentrarsi sulle tematiche di “casa”, in attesa del dato sulla stima del Pil del secondo trimestre negli Stati Uniti, in arrivo oggi.
I listini del Vecchio continente hanno chiuso in discreto rialzo (indice Eurostoxx 50 +0,6%). Parigi ha guadagnato lo 0,8%, Francoforte lo 0,34%. Meglio ancora Londra (+1,16%). In controtendenza Piazza Affari dove il Ftse Mib ha ceduto lo 0,34% (ma nel corso della seduta è arrivato a cedere oltre un punto percentuale). Sull’andamento del listino nostrano ha pesato la performance di UniCredit che ha ceduto il 3,3%. Oltre alle indiscrezioni riportate nei giorni scorsi su un possibile cambio dei vertici, ieri si è aggiunta un’altra indiscrezione (smentita dalla banca) secondo cui la Bce avrebbe rilevato che alcuni indicatori di bilancio della banca non vanno bene. Resta il fatto che il titolo pesa molto nel calcolo dell’indice (con Intesa Sanpaolo e Generali incide per quasi il 30%) e quindi ha impattato sulla performance generale del paniere dei primi 40 titoli. Tra i bancari in forte calo anche Mps (-3,7%). Pesante Saipem (-3,4% ma nell’intraday ha perso oltre il 7%) dopo le pesanti svalutazioni e la revisione dei target annunciate ieri, che alimentano i timori di un aumento di capitale. Ha invece festeggiato Italcementi (+49,47%) il passaggio di mano ai tedeschi di HeidelbergCement annunciato martedì a mercati chiusi (si vedano articoli a pagina 3).
Sul fronte valutario l’euro è sceso sotto 1,10 dollari dopo le indicazioni di politica monetaria arrivate in serata dagli Usa. Ieri la Federal Reserve ha lasciato i tassi di interesse fermi allo 0-0,25%, minimo storico a cui furono portati il 16 dicembre 2008. A questo punto la patata bollente passa al prossimo meeting, in calendario il 16 e 17 settembre. Molti analisti sono convinti che potrebbe essere vicina l’ora della prima stretta negli Usa dal 2006.