Chiusura in progresso frazionale per i principali listini europei, che non hanno però saputo trovare una direzione precisa durante le contrattazioni. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,16% a 19.288 punti. In territorio positivo anche Francoforte (+0,78%) e Londra (+0,48%), mentre Parigi è rimasta poco sotto la parità (-0,02%). In Germania le negoziazioni sono partite con un’ora di ritardo a causa di problemi tecnici: si tratta del secondo episodio di questo genere da inizio anno. A New York gli indici viaggiavano a due velocità, con il Dow Jones in rialzo dello 0,09% e il Nasdaq -0,40%.Lo spread Btp-Bund è sceso di 3 punti a 304. Tuttavia restano ben presenti i timori del mercato sull’Italia, che rischia su due fronti, quello della Commissione europea e quello delle agenzie di rating. Nello scenario più tranquillo il differenziale potrebbe salire fino a 400. In quello peggiore, molto meno probabile, Roma rischia l’attivazione del programma di salvataggio.
Per gli analisti di Unicredit è quasi certo che Bruxelles chiederà alcune modifiche al governo italiano sul budget, anche se «l’incertezza principale è su quale grado di non conformità evidenzierà». Il «dramma» dei conti italiani rimarrà al centro dell’attenzione degli investitori, afferma Jasper Lawler, di London Capital, precisando che l’esecutivo gialloverde continua a spingere sulla spesa con un deficit ben superiore a quanto consentano le norme dell’Unione. Perciò i rendimenti dei titoli di stato sono saliti ai massimi da quattro anni.
A Piazza Affari, sul paniere principale, ben impostata Saipem (+2,06%) dopo che il gruppo ha firmato nuovi contratti. In evidenza Tim (+2,04%) e Recordati (+0,76%), mentre hanno perso terreno Brembo (-3,76%), Moncler (-1,94%) e Buzzi Unicem (-1,57%). Hanno prevalso gli acquisti sul settore bancario: Banco Bpm +0,41%, Bper +0,70%, Intesa Sanpaolo +0,77%, Mediobanca +0,13%, Ubi +0,03%, Carige +8,16%, Unicredit +0,03%. In controtendenza Mps (-1,96%).
Fra gli altri titoli in gran spolvero Unieuro (+5,89%) che venerdì aveva annunciato nuove azioni di rafforzamento selettivo della propria rete di negozi in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Bene anche Equita (+2,44%) dopo che Borsa italiana ha emesso il provvedimento di ammissione al segmento Star.
Nei cambi, l’euro è terminato sui massimi di giornata a 1,1591. Per le materie prime, quotazioni petrolifere poco mosse, con il Brent a 80,42 dollari e il Wti a 71,37. In progresso l’oro, che guadagnava 6 dollari a 1.226.
Massimo Galli