La recente normativa sugli assetti organizzativi impone agli imprenditori di dotarsi di strutture adeguate ai rischi dell’impresa, ma la sua interpretazione suscita dibattito.
Da un lato, si fa riferimento alla “Business Judgement Rule”, che protegge le scelte gestionali degli amministratori, purché siano fatte in buona fede e nell’interesse dell’impresa, senza che il giudice possa sindacarne il merito. Dall’altro, si propone una valutazione più sostanziale sull’efficacia delle scelte.
Le recenti decisioni giudiziarie mettono in luce il rischio di ridurre questo obbligo a un adempimento formale, mentre la vera sfida è utilizzarlo come strumento di riflessione profonda sui modelli di gestione aziendale e sui rischi che li accompagnano.
È il momento di chiedersi: meglio un approccio cautelativo o una giurisprudenza che stimoli un cambiamento vero per le imprese?
Ne parliamo con Niccolò Pisaneschi e Simone Mascelloni, Partner e Associate, in questo articolo per BLAST, la nuova rivista a portata di click dedicata all’Homo Oeconomicus, edita dal Gruppo Maggioli:
