La disciplina sui poteri speciali dello Stato nel settore della Golden Power è al centro della riflessione degli studi legali specializzati.
L’evoluzione della disciplina risponde alle nuove esigenze poste dal contesto economico e geopolitico, caratterizzato dalle sfide derivanti da innovazione tecnologica, sicurezza cibernetica e dagli effetti delle recenti crisi economiche.
L’anno scorso sono state sottoposte al vaglio della Presidenza del Consiglio più di 600 operazioni. Con quali effetti?
«Il più recente intervento legislativo in tema di Golden Power può senz’altro essere giudicato positivamente poiché contiene, in particolare, una misura volta a prevenire il rischio che l’esercizio dei relativi poteri speciali pregiudichi le condizioni economiche dell’impresa notificante, così riconoscendole la possibilità di un accesso prioritario a strumenti di finanziamento pubblico», spiega Michele Massironi, Partner di La Scala.
Cosa è apprezzabile? Continua Michele: «Senza dubbio, la finalità compensativa che ha ispirato tale previsione, attribuendo un ruolo attivo allo Stato che, in qualche modo, si sostituisce all’investitore straniero escluso in ragione dell’esercizio dei poteri speciali».
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