Il Decreto Lavoro ha introdotto significative novità in materia di contratto di lavoro a termine che tuttavia, sin dai primi giorni successivi alla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale, avevano sollevato più di un dubbio interpretativo.
«Nel dettaglio, in primo luogo, è stato evidenziato che il Decreto Lavoro ha lasciato inalterato il limite massimo di durata dei rapporti di lavoro a tempo determinato che possono intercorrere tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore, che resta fissato in ventiquattro mesi», commenta Alvise Gastone Bragadin, Partner di La Scala.
E aggiunge: «È stata, invece, oggetto di profonda modifica la disciplina delle condizioni che legittimano una durata del contratto superiore a 12 mesi, delle proroghe, dei rinnovi e delle modalità di computo dei limiti percentuali di lavoratori che possono essere assunti con contratto di somministrazione.»
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