Nei prossimi mesi vedremo se il concetto degli “adeguati assetti” riceverà l’attenzione che merita nel processo di modernizzazione della cultura imprenditoriale italiana. Su questo tema ci fornisce un lucido e dettagliato punto di vista il nostro Senior Partner Giuseppe La Scala in un articolo per Milano Finanza.
“Gli adeguati assetti organizzativi, introdotti dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, possono riguardare la corretta conservazione della documentazione, la gestione delle risorse umane, la definizione di processi di controllo interno e la creazione di procedure per la gestione finanziaria. Sono quindi strumenti fondamentali per intercettare tempestivamente la crisi d’impresa e la perdita della continuità aziendale.” Introduce così Giuseppe La Scala.
L’adozione di questi assetti non può essere sottovalutata. La complessità e volatilità attuale dei mercati rende le imprese più vulnerabili, richiedendo un’organizzazione più raffinata rispetto al passato per affrontare le congiunture sfavorevoli.
Cosa può comportare la mancata adozione di adeguati assetti e soprattutto come devono reagire le imprese?
“Le imprese devono essere attrezzate e resistenti, evitando soluzioni minime e inefficaci. È essenziale un approccio metodico e critico per identificare e migliorare i punti deboli. Naturalmente ciò sarà possibile solo stipulando una grande alleanza con il ceto bancario e con quello professionale. Con le banche, innanzitutto, alle quali le norme europee che dovranno essere applicate a giorni imporranno processi di valutazione del merito creditizio molto più continuativi e lungimiranti; oggettivi e predittivi contemporaneamente. Se questa alleanza ci sarà, il nostro sistema imprenditoriale potrà rilanciarsi nel suo complesso e, in fin dei conti, fare il suo dovere verso le prossime generazioni.” Conclude Giuseppe.
Se vuoi approfondire, leggi l’articolo di Giuseppe su Milano Finanza cliccando il link in basso.