03.08.2023 Icon

Aste immobiliari: i dati del primo semestre 2023

Lo scorso 11 luglio sono stati pubblicati dal Centro Studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions i dati relativi alle aste dei primi sei mesi del 2023.

Le analisi rilevano che i lotti messi all’asta nel primo semestre del 2023 sono stati 59.816, ovvero 17.840 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore complessivo dell’offerta minima di partenza è risultato di circa 6,5 miliardi di euro, mentre il valore medio dei beni posti in asta è stato di circa 138 mila euro.

Dei 59.816 immobili pubblicati all’asta, più del 76% è rappresentato da esecuzioni immobiliari, e solo il 20%, invece, è riconducibile a procedure concorsuali, il restante 3 % è oggetto di contenzioso civile.

A livello territoriale, Lombardia, Sicilia, Campania, Lazio e Toscana si confermano come le regioni che annoverano il maggior numero di lotti in vendita, raggiungendo da sole il 50% del numero complessivo di pubblicazioni. La Lombardia cala ulteriormente la propria percentualmente di pubblicazioni e si attesta al 14,19%% in questo primo semestre, che vede invece in aumento la Sicilia con il 12,62%, seguita dalla Campania con il 9,30%, il Lazio, che segna un decremento percentuale e scende 7,86%, seguito dalla Toscana che resta stabile con il 6,54%.

I tribunali con maggiori pubblicazioni sono stati Catania, con 1.625 aste partecipabili e Brescia con 1.588, a seguire Roma (1.437), Milano (1.293) e Bergamo (1.158).

Dal punto di vista della tipologia di asset, le percentuali, sempre proporzionalmente alla riduzione degli immobili in vendita, non hanno subito significativi cambiamenti rispetto al 2022 e la parte più significativa continua ad essere rappresentata dal settore residenziale che copre da solo il 54,92% dell’intero mercato, con un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e di oltre l’8% rispetto al 2021.

Capannoni ed immobili industriali registrano una leggera inflessione e passano dal 5,38% al 2,89%, mentre sono in aumento le pubblicazioni di uffici e negozi che in un anno crescono dal 7,69% all’11,05%.

Le analisi confermano la ripresa delle attività dei Tribunali ed il superamento degli effetti del blocco delle attività giudiziarie e delle misure emergenziali; la riduzione degli immobili in asta può ricondursi infatti alla conclusione di un maggior numero di procedure esecutive.

Non resta ora che attendere i dati dei prossimi mesi per verificare come si muoverà questo settore e se le tendenze saranno confermate.

Autore Laura Pelucchi

Partner

Milano

l.pelucchi@lascalaw.com

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