A partire dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore il Testo Integrato del Dispacciamento Elettrico (TIDE), una revisione normativa essenziale per la transizione energetica e per la gestione del sistema elettrico italiano, che si allinea con gli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione europei. Cosa cambia? Questa nuova regolamentazione rappresenta un cambio di paradigma rispetto alla normativa attuale, mirato a integrare l’espansione delle fonti rinnovabili e il crescente ruolo della generazione distribuita, migliorando anche la flessibilità e la resilienza della rete.
Uno degli aggiornamenti più significativi introdotti dal TIDE riguarda la suddivisione della rete in zone di offerta, pensata per facilitare la gestione della domanda variabile e delle fonti rinnovabili. Limitare i vincoli di trasporto e garantire stabilità alla rete in un contesto di crescente decentralizzazione sarà ammesso da questa nuova configurazione zonale, elaborata da TERNA attraverso un approccio basato su evidenze empiriche (expert-based) e modelli teorici (model-based). Dal 2025, inoltre, verranno applicati i prezzi zonali in sostituzione del Prezzo Unico Nazionale, con un meccanismo transitorio di perequazione che terrà conto del contributo dei clienti alla flessibilità del sistema e promuoverà una maggiore armonizzazione dei prezzi con il mercato interno europeo.
Con il TIDE, le responsabilità di bilanciamento e ridispacciamento saranno suddivise in attività di gestione della frequenza e in interventi per la sicurezza della rete. Cosa include la revisione? Una nuova tassonomia delle risorse, che abbandona il concetto tradizionale di Unità di Produzione (UP) per ampliare la partecipazione delle risorse ai servizi ancillari. Tutte le unità di produzione e consumo, anche quelle di piccola scala alimentate da rinnovabili non programmabili, potranno assumere un ruolo attivo e fornire servizi su richiesta di TERNA e dei distributori locali (DSO). Ciò coinvolgerà anche i cosiddetti “prosumer”, i clienti che producono e consumano energia, trasformando gli utenti finali in partecipanti attivi del dispacciamento e incentivando una maggiore integrazione delle fonti distribuite.
Il nuovo regolamento delinea una struttura di mercato dei servizi di dispacciamento (MSD) articolata in due sottofasi: il bilanciamento, che prevede venga effettuata principalmente tramite prodotti standard di bilanciamento scambiati tramite le piattaforme europee (Picasso, Mari e Terre), e il ridispacciamento, con interventi per risolvere eventuali congestioni sulla rete, favorendo un’integrazione con i mercati continentali. Inoltre, verrà adottata la misura quartoraria come unità minima di registrazione, allineando il mercato italiano agli standard europei per un calcolo più accurato degli sbilanciamenti.
Un’ulteriore novità è l’introduzione del concetto di aggiustamento dello sbilanciamento a livello macrozonale, che terrà conto delle reali movimentazioni delle unità. Anche i distributori locali saranno maggiormente coinvolti: dovranno infatti monitorare le movimentazioni sulle loro reti per evitare vincoli e congestioni e potranno acquistare risorse per servizi ancillari a livello locale.
Nel complesso, il TIDE 2025 rappresenta una regolamentazione avanzata e moderna, che favorisce una gestione integrata e sostenibile della rete elettrica e facilita l’ingresso di risorse rinnovabili e distribuite nel sistema. Questo quadro normativo supporta la transizione energetica e posiziona l’Italia all’avanguardia nella realizzazione di un sistema elettrico resiliente e orientato al futuro, coerente con le direttive europee.