Il Decreto Legislativo n. 190 del 2024, noto come “Testo Unico Rinnovabili”, rappresenta un passo fondamentale verso la semplificazione delle procedure per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, eliminando lungaggini burocratiche e favorendo un processo più rapido ed efficiente. L’energia pulita è un pilastro strategico per il futuro energetico del Paese e questa normativa mira a incentivare una maggiore diffusione degli impianti, agevolando cittadini e imprese nell’adozione di soluzioni sostenibili.
La nuova legge introduce un regime di edilizia libera per diverse tipologie di impianti, permettendo l’installazione senza autorizzazioni specifiche per impianti fotovoltaici fino a 12 MW su coperture esistenti e per quelli fuori dalla zona A del D.M. 1444/1968 con potenza inferiore a 12 MW su strutture o manufatti fuori terra. Inoltre, semplifica l’installazione di impianti fino a 1 MW collocati a terra in adiacenza agli edifici cui sono asserviti e favorisce impianti fotovoltaici fino a 5 MW in aree industriali, artigianali e commerciali, nonché in discariche chiuse e cave non più sfruttabili. Le strutture turistiche e termali possono ora installare impianti per l’autoconsumo fino a 10 MW su edifici esistenti e fino a 1 MW a terra. La legge tutela anche il settore agricolo, includendo nel regime semplificato gli impianti agrivoltaici fino a 5 MW, a condizione che garantiscano la continuità dell’attività agricola e pastorale. Gli impianti solari termici fino a 10 MW a servizio degli edifici rientrano anch’essi in questo nuovo regime normativo.
L’abrogazione di alcune disposizioni del D.L. 17/2022, tra cui le semplificazioni per impianti fotovoltaici flottanti e il modello unico per impianti tra 50 kW e 200 kW, risponde all’esigenza di uniformare il quadro normativo e rendere più trasparenti e accessibili le procedure autorizzative. Senza l’attuazione di questa legge, il settore delle rinnovabili rischierebbe di rallentare significativamente, con ripercussioni dirette sui costi dell’energia, sugli obiettivi di decarbonizzazione e sulla sicurezza energetica nazionale. Inoltre, la dipendenza da fonti fossili continuerebbe a gravare sull’economia e sull’ambiente, ostacolando gli sforzi per la transizione ecologica.
Per garantire il rispetto delle nuove norme, il decreto introduce sanzioni amministrative per chi non si adegua alle disposizioni previste. I Comuni saranno incaricati di applicare le sanzioni e di destinare i proventi derivanti da esse a progetti di riqualificazione ambientale e territoriale, contribuendo così a migliorare il contesto urbano e paesaggistico in un’ottica di sostenibilità.
L’obiettivo principale del D.Lgs. 190/2024 è favorire una transizione energetica più rapida e strutturata, creando le condizioni per un utilizzo più diffuso e immediato delle energie rinnovabili. Il provvedimento garantisce un equilibrio tra semplificazione normativa e tutela del territorio, offrendo a cittadini e imprese nuove opportunità per investire in impianti sostenibili. Con un quadro normativo chiaro e procedure più snelle, l’Italia può accelerare il percorso verso un futuro energetico più sicuro, pulito e competitivo a livello internazionale.