
Ci siamo!
Finalmente anche nel nostro Paese è stato introdotto il diritto all’oblio oncologico.
Di cosa si tratta?
Secondo la definizione fornita dal testo del disegno di legge approvato nella seduta del 2 agosto 2023 dalla Camera e lo scorso 5 dicembre 2023 dal Senato «del diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni e di non subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica».
Il 5 dicembre 2023 passerà dunque alla storia come una delle date più importanti per chi ha superato un tumore.
Grazie alla nuova legge i guariti da una patologia oncologica non dovranno più vivere nell’ombra di una malattia: niente più rifiuti dinanzi alle richieste di mutuo e prestito o alla stipula di contratti di assicurazione; niente più indagini e accertamenti sanitari durante le procedure di adozione o concorsuali; nessuna discriminazione in ambito lavorativo.
D’ora in avanti gli ex pazienti oncologici non saranno più obbligati a dichiarare di aver affrontato, lottato e vinto contro una neoplasia.
Quello appena approvato anche dal Senato era un disegno di legge fortemente caldeggiato dall’Unione Europea che, tramite la Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022, aveva espressamente richiesto a tutti gli Stati membri di garantire, entro il 2025, il diritto all’oblio di tutti i pazienti europei dopo dieci anni dalla fine del trattamento e fino a cinque anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei diciotto anni d’età (per una trattazione esaustiva del Disegno di Legge n. 2548/2022 e della Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 rimandiamo ad un nostro precedente articolo https://iusletter.com/dalla-redazione/diritto-e-responsabilita-civile/persone-e-famiglia/diritto-alloblio-oncologico-verso-una-legge/).
In linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea e, soprattutto, con gli accreditati criteri scientifici, trascorsi dieci anni dalla fine delle cure e cinque, qualora la diagnosi sia stata ricevuta prima del compimento del ventunesimo anno d’età, secondo la nuova legge, non si dovrà più dichiarare di aver avuto una malattia oncologica.
Ma non è tutto!
È atteso un nuovo decreto del Ministero della Salute, nei prossimi mesi, che definirà le patologie per le quali sarà sufficiente un intervallo di tempo più breve per dichiarare la guarigione.