11.08.2023 Icon

Emergenza caldo: arriva la cassa integrazione per i lavoratori più esposti!

Il Governo ha introdotto misure ad hoc per fronteggiare situazioni climatiche eccezionali, come l’ondata di calore straordinaria che ha colpito l’Italia nelle scorse settimane.

In particolare, il 29 luglio è entrato in vigore il decreto-legge n. 98/2023, che prevede nuove tutele per lavoratori agricoli ed edili e condizioni speciali per l’utilizzo della cassa integrazione.

Quali sono le principali novità?

Per quanto riguarda il settore edile, lapideo e delle escavazioni, è stato stabilito che, a differenza di quanto accade normalmente in caso di fruizione della cassa integrazione ordinaria, le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa effettuate nel periodo dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 ai sensi del provvedimento in esame, non vengono conteggiate ai fini della durata massima di 52 settimane in un biennio mobile.

Inoltre, tali sospensioni o riduzioni non soggiacciono all’obbligo di svolgere normale attività lavorativa per almeno 52 settimane, qualora l’impresa abbia fruito degli ammortizzatori sociali per 52 settimane consecutive.

Infine, le imprese che presentano domanda di integrazione salariale per gli eventi in questione non saranno tenute a versare il contributo addizionale della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate.

Per quanto riguarda invece il settore agricolo, dal 29 luglio al 31 dicembre 2023, agli operai assunti a tempo indeterminato viene riconosciuta la cassa integrazione giornaliera anche in caso di riduzione dell’attività lavorativa per mezza giornata.

Tali periodi di trattamento non saranno conteggiati ai fini del raggiungimento della durata massima di novanta giornate all’anno, ma saranno, tuttavia, equiparati ai periodi lavorativi ai fini del requisito delle 181 giornate di effettivo lavoro.

Ultima novità di rilievo riguarda le linee guida in materia di salute e sicurezza, previste per tutti i settori.

Il decreto, sul punto, pone a carico dei Ministeri del Lavoro e della Salute l’onere di favorire la sottoscrizione di intese tra associazioni datoriali e sindacati per l’adozione di linee guida e procedure concordate al fine di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti alle emergenze climatiche.

Per concludere, dall’esame degli interventi messi in campo dall’esecutivo, emerge sicuramente lo sforzo del Governo di aiutare i lavoratori maggiormente esposti alle condizioni climatiche avverse.

Tuttavia, forse sarebbe stato apprezzabile estendere il campo di applicazione delle disposizioni speciali ad altre categorie di lavoratori, comunque esposte, non definendo in maniera così tassativa i settori lavorativi interessati.

Autore Rachele Spadafora

Senior Associate

Bologna

r.spadafora@lascalaw.com

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