05.05.2023 Icon

Decreto Lavoro 1° Maggio 2023: principali novità per le imprese

Misure sui contratti a termine

Vengono modificate le causali che consentono di stipulare contratti a termine di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi (comprese le proroghe e i rinnovi).

I contratti potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma non superiore ai 24 mesi:

  • nei casi previsti dalla contrattazione collettiva;
  • in assenza di regolamentazione collettiva, qualora sussistano ragioni di carattere tecnico, organizzativo o produttivo individuate e scritte nel contratto dalle parti contraenti entro il termine 31 dicembre 2024;
  • per sostituire altri lavoratori.

Misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale

In tema fringe benefit, il limite di esenzione di beni e servizi è stato riconfermato nel 2023 a 3000 euro, esclusivamente per i lavoratori dipendenti con figli a carico.

Misure di inclusione sociale e lavorativa, di accompagnamento al lavoro e di incentivazione dell’occupazione giovanile

  • Per i datori di lavoro che assumono beneficiari dell’assegno per l’inclusione con contratto a tempo indeterminato è previsto un esonero dal versamento al 100% dei contributi previdenziali, fino ad un limite massimo di 8000 euro. Se si stabilizza un contrato a termine lo sgravio sale a 24 mesi.
  • Per favorire l’occupazione giovanile, è previsto un incentivo del 60% della retribuzione mensile lorda per datori di lavoro che tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2023 assumono con contratto a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato.

Semplificazione degli obblighi di informazione nei contratti di assunzione

Le seguenti informazioni possono essere comunicate al lavoratore con l’indicazione del riferimento normativo o del contratto collettivo, anche aziendale, che ne disciplina la materia:

  • durata del periodo di prova;
  • diritto a ricevere la formazione;
  • congedi per ferie e altri congedi retribuiti;
  • procedura, forma e termine di preavviso in caso di recesso;
  • importo iniziale della retribuzione;
  • programmazione dell’orario di lavoro ed eventuali straordinari;
  • gli enti e gli istituti che ricevono i contributi previdenziali.

Autore Alvise Gastone Bragadin

Partner

Bologna

a.bragadin@lascalaw.com

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