23.10.2024 Icon

L’utilizzo non autorizzato della musica da parte dei brand

Diverse cause legali stanno ponendo in luce il tema dell’utilizzo di musica non autorizzata nell’ambito di post promozionali pubblicati sui social media.

Ci è già capitato, nell’ambito di questa rubrica, di occuparci di come, per qualsiasi evento che preveda la riproduzione o l’esecuzione di brani musicali, occorra richiedere ed ottenere una licenza che autorizzi detto utilizzo.

Un tema, dunque, che coinvolge un grandissimo numero di situazioni.

Ci occupiamo oggi dell’uso della musica da parte dei brand che, come noto, utilizzano brani musicali non solo all’interno dei propri spot televisivi, ma anche in relazione alle pubblicità online e ai post promozionali pubblicati sui social media.

Si tratta, con evidenza, di una tematica parimenti impattante, anche atteso che per i fruitori del web i brani musicali sono una componente determinante del contenuto pubblicato.

Ebbene, i marchi, per l’utilizzo della musica in tali contesti, devono richiedere il relativo permesso, con corresponsione dei compensi dovuti.

E se è vero che questa necessità è nota in relazione all’uso della musica nell’ambito degli spot pubblicitari (per i quali, quindi, le aziende debbono ottenere la relativa licenza), in relazione all’utilizzo della musica nel mondo digitale e, in particolate, sui social media il tema sta emergendo a fronte delle cause avviate dalle case discografiche nei confronti di numerosi marchi.

Si annoverano, ad esempio, Johnson & Johnson, Marriot International e Chili’s tra i marchi citati in giudizio per aver utilizzato, secondo le controparti, musica non autorizzata all’interno di post pubblicati sui social media.

Così come, quale ulteriore esempio, anche diverse squadre NBA hanno affrontato cause legali per la presunta violazione del copyright.

In conclusione, è certamente importante per le aziende avere consapevolezza della necessità di ottenere le licenze musicali per questi utilizzi della musica protetta da copyright ovvero della possibilità di utilizzare i cosiddetti cataloghi non tutelati.

Ciò nel rispetto dei diritti degli artisti e per non incorrere in pesanti sanzioni.

Tanto più se si considera che per le aziende queste cause possono rappresentare un danno sia dal punto di vista economico, sia di natura reputazionale.   

Autore Roberta Maria Pagani

Managing Associate

Milano

r.pagani@lascalaw.com

Desideri approfondire il tema Diritto d'autore ?

Contattaci subito