16.03.2020 Icon

L’azione dell’AGCOM contro i siti di streaming

L’AGCOM si è recentemente pronunciata chiedendo la disabilitazione di alcuni siti internet che mettevano illegittimamente a disposizione del pubblico opere audiovisive di titolarità di Netflix Studios LLC, Warner Bros Entertainment Inc e Paramount Picture Corporation.

Si tratta di opere quali le serie TV di Netflix The Witcher, Sex education e Love, death and robots; oltre alle note serie TV Big Bang Theory, Arrow e Castle Rock della Warner Bros. E ancora alcuni film quali A star is born, Joker e The Mule i cui diritti appartengono sempre della Warner Bros, e film come Mission Impossible di titolarità della Paramount Picture.

A febbraio 2020, la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV), in qualità di soggetto legittimato, giusta delega delle società sopra menzionate, ha inviato 7 diverse segnalazioni all’AGCOM, denunciando la presenza di 7 siti internet che offrivano al pubblico una significativa quantità di opere, senza alcuna autorizzazione da parte dei rispettivi titolari dei diritti, in piena violazione della Legge sul diritto d’autore.

I siti denunciati all’Autorità svolgevano tutti attività di semplice trasmissione di informazioni o fornitura di accesso alla rete di comunicazione. Tale attività è stata categorizzata quale “attività di mere conduit” ai sensi dell’art. 14 della Direttiva 31/2000/CE sui servizi della società dell’informazione, in particolare sul commercio elettronico, recepita in Italia con il D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 70.

La stessa disposizione prevede che l’AGCOM, in quanto autorità vigilante in materia, possa esigere, anche in via d’urgenza, che il prestatore di servizi, nell’esercizio delle proprie attività, impedisca o ponga fine alle violazioni commesse.

Per svolgere questa funzione di vigilanza e contrasto alla pirateria digitale, l’AGCOM ha adottato uno specifico regolamento che permette agli aventi diritto di presentare un’istanza denunciando violazioni massive di diritti d’autore operate sul web. Trattasi del Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, di cui alla delibera n. 680/13/CONS .

Grazie alla procedura istituita da questo regolamento, l’AGCOM ha condotto una rapida istruttoria con la quale ha confermato la presenza, sui siti di streaming segnalati, di una significativa quantità di opere digitali di titolarità delle società produttrici associate FAPAV. Dalle suddette verifiche risultava, altresì, che i nomi a dominio dei siti denunciati risultavano registrati da soggetti di cui non era possibile rinvenire alcun contatto, e che i servizi di hosting risultano afferenti verosimilmente ad una società californiana.

Alla luce di ciò, l’AGCOM ha emesso 7 diverse ordinanze in cui ordinava alle piattaforme di provvedere alla disabilitazione dell’accesso ai siti denunciati entro 3 giorni dalla notifica del provvedimento, mediante blocco dei DNS (nomi a dominio), con contestuale reindirizzamento automatico dell’utente verso una pagina internet che comunica la chiusura del sito in virtù di un’ordinanza di disabilitazione dell’AGCOM.

In questi casi, l’AGCOM provvede, inoltre, ad aggiornare l’elenco di tutti i siti che sono stati oggetto, fino a quel momento, di una delibera di disabilitazione all’accesso, al fine di poter monitorare e prevenire in maniera efficace eventuali reiterazioni degli illeciti.

In conclusione, possiamo dire che l’introduzione da parte dell’AGCOM di questo regolamento ha messo a disposizione degli aventi diritto una procedura nuova e alternativa al ricorso alla giurisdizione ordinaria, che garantisce un intervento più rapido per inibire chi non rispetta il diritto d’autore, e misure volte ad evitare la reiterazione di violazioni già accertate.

Consulta le delibere AGCOMFrancesca Leoni – f.leoni@lascalaw.com

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