06.08.2024 Icon

Banca d’Italia apre le porte agli operatori in cripto-attività

La comunicazione di Banca d’Italia sui mercati delle cripto-attività

Alla luce dell’innovazione digitale che sta rivoluzionando i mercati di capitali, generando complessi scenari regolatori e applicativi, Banca d’Italia è intervenuta, a pochi giorni di distanza dall’emissione del primo digital bond in Italia, con una comunicazione rivolta a tutti i soggetti operanti nei mercati delle cripto-attività (tra cui offerenti ed emittenti di cripto-attività e prestatori di servizi, nonché soggetti sorvegliati ai sensi dell’art. 146 del TUB).

Infatti, in vista della prossima applicazione del Regolamento (UE) 2023/1114 relativo ai mercati delle cripto-attività (“MiCAR”), oltre che del Regolamento (UE) 2023/1113 riguardante i dati che accompagnano i trasferimenti di fondi e di determinate cripto-attività (c.d. Transfer of Funds Regulation recast – TFR recast), Banca d’Italia ritiene opportuno richiamare nuovamente l’attenzione dei soggetti interessati sulle differenze esistenti fra le diverse categorie di cripto-attività, nonché ai profili di rischio ad esse associati.

Di seguito, sono riassunte le più rilevanti:

  •  in linea con una precedente Comunicazione in materia di tecnologie decentralizzate nella finanza e cripto-attività, BdI ribadisce l’inidoneità delle cripto-attività c.d. “other than” nei casi in cui risultino prive di qualsiasi valore intrinseco, non riferite ad alcuna attività dell’economia reale o finanziaria e non assistite da alcun diritto di rimborso a favore dell’utente (c.d. “unbacked”), ad essere utilizzate con finalità di pagamento.

Ricorda inoltre che l’emissione o l’offerta di questi prodotti non sono sottoposte ad autorizzazione, né a specifiche forme di vigilanza oltre a quelle previste dal MiCAR;

  • BdI ritiene che si debba prestare particolare attenzione qualora vengano offerti ART a fini di pagamento in ragione delle potenziali oscillazioni di valore che tali strumenti possono subire;
  • in linea con quanto previsto dal MiCAR, BdI ricorda che gli EMT hanno invece una connaturata funzione di pagamento delle loro caratteristiche fra cui, in particolare, il diritto di rimborso in qualsiasi momento e al valore nominale. Le emittenti dovranno assicurare che i potenziali detentori siano pienamente consapevoli sia dei potenziali rischi connessi con la tecnologia impiegata sia dei diritti ed obblighi ad essi spettanti in relazione allo specifico token;
  • infine, accanto a rischi finanziari di natura tradizionale, i soggetti operanti nei mercati delle cripto-attività dovranno tenere adeguatamente conto di profili di rischio operativo intrinseci nella tecnologia e relativi al funzionamento delle infrastrutture DLT su cui i token verranno emessi e trasferiti, all’implementazione di smart contract funzionali allo svolgimento delle attività, alla custodia delle chiavi private necessarie alla movimentazione degli asset di proprietà o custoditi per conto dei clienti

Per tali motivi, i soggetti vigilati che intendano svolgere attività nel settore dovranno disporre di competenze adeguate, assicurare il pieno coinvolgimento degli organi aziendali e delle funzioni di controllo sin dalla fase di pianificazione delle nuove iniziative; adottare procedure per identificare, misurare e mitigare adeguatamente tutti i rischi finanziari e operativi, specie in presenza di modelli di attività che prevedano la combinazione di più attività disciplinate dal MiCAR (non solo la combinazione di attività di emissione e di prestazione di servizi, ma anche l’offerta di uno stesso servizio per diverse tipologie di token). Dovranno, inoltre, garantire la piena conformità alle disposizioni in materia di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, oltre che riservare specifica attenzione ai presidi a fronte del rischio di elusione di sanzioni internazionali mediante il ricorso alle cripto-attività.

A tali fini, anche per favorire un ordinato avvio delle operazioni in cripto-attività e in attesa del completamento della normativa nazionale, la Banca d’Italia si è peraltro resa disponibile a interlocuzioni informali per orientare i soggetti interessati. Pertanto, ha anticipato che vi sarà una successiva comunicazione volta a invitare gli operatori a prendere contatto prima della presentazione delle notifiche e delle istanze autorizzative.

Autore Gaia Anna Lenoci

Stage

Milano

g.lenoci@lascalaw.com

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