21.10.2022 Icon

Rapporto ABI, prestiti ed NPL in aumento: gli effetti della pandemia

L’ABI ha diffuso l’edizione di ottobre del suo consueto rapporto mensile evidenziando che, nel mese di settembre, si è registrato un aumento dei prestiti alle imprese e alle famiglie del 4,2% rispetto a settembre 2021. 

Tale informazione emerge dai dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi sia al settore delle imprese che al settore dei privati, al cui interno sono ricomprese società non finanziarie, famiglie consumatrici e produttrici, istituzioni senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione.

La tendenza pare essere consolidata: infatti, ad agosto 2022, si era registrato un aumento del 4,8% per i prestiti alle imprese e del 4,1% per i prestiti alle famiglie, sempre su base annua. 

Probabilmente la ragione è da individuare nel basso tasso di interessi di cui i mutuatari possono giovarsi in questo momento storico. Infatti, l’ABI riporta un dato interessante: il tasso di interesse medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari all’1,86% (in leggero aumento rispetto al mese di agosto ma nettamente inferiore rispetto al periodo antecedente la crisi del 2008, in cui il tasso registrato era del 5,48%).

Unitamente all’incremento dei prestiti, si è altresì registrato un consistente aumento delle sofferenze nette rispetto al precedente mese di agosto. La maggiorazione è pari a 16,3 miliardi di euro.

Se tuttavia nell’ultimo breve periodo le sofferenze sono aumentate, ampliando l’arco temporale di riferimento si nota un graduale e costante calo rispetto. Ed infatti, rispetto ad agosto 2021, le sofferenze valgono 0,2 miliardi di euro in meno. 

I dati sopra riportati dimostrano come lentamente, conclusosi il periodo più acuto della pandemia che ha colpito gravemente il settore finanziario per oltre due anni, si stia ora manifestando apertura e fiducia nei confronti del mercato del credito.

Ciò dipende, oltre che dalle politiche di sostegno alle famiglie e alle imprese messe in atto dal Governo, anche dalla ripresa, seppur lenta, delle attività economiche e dalle moratorie concesse che, contrariamente a quanto si era preventivato, non hanno portato ad un incremento esponenziale delle sofferenze ma, al contrario, hanno preservato numerose famiglie ed aziende da un probabile collasso economico.

Autore Sara Creati

Trainee

Milano

s.creati@lascalaw.com

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