Torniamo sui temi legati all’eccezione di carenza di legittimazione attiva della società cessionaria del credito, sempre più spesso sollevata anche nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo che vedono coinvolti i consumatori, per segnalare una recentissima pronuncia del Tribunale di Teramo che approfondisce alcuni aspetti.
In particolare, questo è quanto affermato: “la dichiarazione della Banca cedente di avvenuta cessione del credito in favore dell’opposta, prodotta in atti, rende priva di pregio qualsiasi contestazione”.
La ragione, come spiegato dal Giudice nella sua ordinanza, risiede nel fatto che la dichiarazione di cessione, in cui viene indicato in maniera specifica il rapporto bancario oggetto di cessione, rappresenta un elemento pienamente idoneo a provare l’effettiva cessione di un determinato credito.
In questi termini, infatti, si è espresso il Tribunale di Teramo: “a) in ordine all’eccezione relativa al difetto di titolarità attiva, fermo restando che l’avviso di cessione può costituire, da sola, idonea prova solo laddove da esso sia possibile evincere inequivocabilmente l’inclusione del credito sub iudice tra quelli oggetto dell’operazione economica, l’intervenuta dichiarazione della banca cedente è idonea a fornire prova della ricomprensione, nel trasferimento della posizione creditoria, di quella oggetto di contestazione; b) la dichiarazione della Banca cedente di avvenuta cessione del credito in favore dell’opposta, prodotta in atti, rende priva di pregio qualsiasi contestazione: in tale dichiarazione infatti, viene indicato in maniera specifica e circostanziata il rapporto bancario oggetto di cessione e la Corte di Cassazione ha ritenuto che la produzione di tale dichiarazione in giudizio sia idonea a dimostrare che un determinato credito è stato effettivamente ceduto (cfr. Cass. Ordinanza n. 10200/2021)”.
Da qui, la concessione della provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo opposto, ottenuto a causa dell’inadempimento della controparte rispetto alle obbligazioni assunte con un contratto di prestito al consumo.